Anche FLC CGIL Vicenza si accorge della militarizzazione delle scuole, ma non basta

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CGIL Petizione Vicenza
CGIL Petizione Vicenza

Finalmente a Vicenza anche la Federazione Lavoratori della Conoscenza, la sezione del sindacato della CGIL relativa a tutto il personale della Scuola, si accorge del dilagante processo di militarizzazione in atto nelle istituzioni scolastiche del territorio e dirama, in data 27 aprile 2024, un Comunicato Stampa (in basso) con il quale denuncia apertamente tale deriva bellicista, deleteria per la formazione delle nuove generazioni.

A dire il vero, è da tempo che sia sulle colonne di Vipiù sia sul sito dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università si sta provando a segnalare e contestare in maniera radicale questo terribile fenomeno che riguarda tutta la società civile, ma che, opportunamente, prende le mosse proprio dalla scuole, come qualsiasi progetto pedagogico istituzionale che voglia puntare alla costruzione ideologica di un pensiero unico, come già accaduto in circa un secolo fa nel nostro Paese.

È passato solo un anno, infatti, da quando, il 23 maggio 2023, abbiamo pubblicato un articolo sul Progetto Vicenza High School, un accordo tra l’ITIS Rossi di Vicenza e la Caserma Ederle (qui l’articolo) con il quale si proponeva uno scambio tra gli/le studenti/studentesse italiani/e e gli/le studenti/studentesse americani/e. Una buona occasione di scambio, si potrebbe pensare, se non fosse che, in realtà, in virtù di tale protocollo si coglieva l’occasione per condurre i nostri studenti e le nostre studentesse all’interno di una caserma militare, per di più americana, alimentando una retorica bellicista e una familiarità con l’idea della guerra, diffusa su tutto il territorio nazionale ormai, che è estremamente preoccupante per i tempi che viviamo.

Prima della CGIL, tuttavia, è stata la società civile e la comunità degli/delle insegnanti di Vicenza ad accorgersi del processo di militarizzazione in corso, infatti in seguito alla decisione di chiudere le scuole per il raduno nazionale degli Alpini in città e alla circolare dell’Ufficio Scolastico Territoriale con la quale si invitavano le scuole a condurre gli alunni e le alunne tra i militari per avere una “panoramica delle differenti capacità espresse dalle Truppe Alpine, mostrando, attraverso un percorso guidato, le differenti armi e specialità che oggi le compongono”, la città ha risposto con una petizione online dal nome LA SCUOLA VA ALLA GUERRA? NON A VICENZA, NON NEL NOSTRO NOME! (clicca qui per firmare).

Lodevole è, dunque, l’iniziativa della CGIL Vicenza a firma del segretario provinciale Carmelo Cassalia di raccogliere la denuncia che su questo giornale (leggi qui) abbiamo avanzato – a differenza di chi ne ha parlato in toni trionfalistici – in merito agli accordi tra Ufficio scolastico territoriale, nella persona della dirigente Nicoletta Morbioli, e il responsabile, generale Giuseppe De Magistris, del CoESPU (Center of Excellence for Stability Police Units) per svolgere PCTO presso la Caserma “Chinotto” e prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo.

Ci preme, però, per dovere di cronaca e completezza di informazioni ricordare anche che l’atto di inizio del processo di militarizzazione delle scuole deve essere postdatato almeno di dieci anni, per cui, sebbene siamo concordi nel ritenere che negli ultimi due anni ci sia stata una escalation bellicista, bisogna collocare la firma dei protocolli di partnership tra Ministero dell’Istruzione e Ministero della Difesa per la prima volta nel 2014 con il governo Renzi e le ministre Stefania Giannini e Roberta Pinotti, iniziative proseguite e incentivate poi per tutta la legislatura, compreso il periodo durante in quale al Ministero dell’Istruzione, tra il 2016 e il 2018, è arrivata Valeria Fedeli, sindacalista di lunga carriera della CGIL.

Concordiamo con la CGIL Vicenza sulla necessità di avviare «percorsi di educazione alla pace ed alla legalità, attività volte all’inclusione, alla solidarietà sociale», per cui siamo lieti di invitare le colleghe e i colleghi vicentini al Convegno Nazionale dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università (qui il link per le iscrizioni) che si terrà a Roma il 10 maggio con ospiti come mons. Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale di Pax Christi, il giornalista Marco Travaglio, la prof.ssa Laura Marchetti e altr* relatori/trici.

Accogliamo, inoltre, del Comunicato della CGIL anche l’invito all’esercizio dello spirito critico e invitiamo, però, tutta l’organizzazione a seguirci fino in fondo nel percorso di denuncia del militarismo dilagante nelle scuole. Si tratta, purtroppo, di un processo politico bipartisan che rende assolutamente ridicole le proteste del PD davanti al palese endorsement del presidente di Leonardo SpA (la più grande industria bellica del mondo che entra nelle nostre scuole per progetti con gli studenti e le studentesse), Stefano Pontecorvo, presentatosi alla convention di Fratelli d’Italia con la maglietta del partito, quando poi i presidenti della Fondazione Leonardo – Civiltà delle macchine (clicca qui per tutte le cariche) e della Fondazione Med-Or, legate a Leonardo SpA, sono rispettivamente Luciano Violante e Marco Minniti, uomini legati al PD!

Comunicato stampa Flc Vi_no militarizzazione scuole