Il filosofo ed ex sindaco di Venezia Massimo Cacciari, nell’ultima puntata di Piazza Pulita, commentando l’emergenza economica che quella sanitaria della pandemia da Covid sta provocando, ha detto che “la crisi la sta pagando solo metà del Paese, invece la devono pagare anche gli statali”. Il sindacato Cub dipendenti pubblici di Vicenza in una nota risponde duramente a queste sue affermazioni. “Non basta essere stati docenti universitari come Cacciari, per parlare di lavoro pubblico; proprio quei docenti universitari sono spesso reclutati con modalità non sempre limpide, percepiscono paghe esagerate rispetto al monte orario prestato, non hanno obblighi di presenza in servizio particolari, e non possono avere la minima idea delle condizioni lavorative e retributive dei tecnici di laboratorio, degli amministrativi e dei borsisti, perfino dei dottorandi, per restare nel solo ambito universitario – afferma il sindacato -. Cacciari dovrebbe quindi guardare al proprio stipendio, prima di sputare sentenze, e a quello dei tanti superburocrati, dei tanti “esperti”, dei tanti “consulenti” pubblici. Dovrebbe invocare la tassa “patrimoniale” sulle grandi ricchezze, puntare il dito contro il lavoro nero, il precariato, la piaga dell’evasione fiscale e contributiva”.
“Dovrebbe ricordarsi che i dipendenti pubblici sono quelli che stanno rischiando la propria vita per salvare altre vite nella sanità, magari da precari, con turni massacranti e spesso con paghe che non arrivano a 1.300 euro al mese; sono quelli che, privi dei più elementari diritti, sono usati come tappabuchi a basso costo a copertura dei vuoti d’organico, come i vigili del fuoco discontinui; sono i milioni di lavoratori degli Enti locali e Centrali che stanno lavorando da casa, con strumenti e spese personali, spesso ben oltre l’orario ordinario pur di garantire servizi, assistenza e risposte ai cittadini – prosegue ancora il sindacato -. Sono gli insegnanti che gestiscono le “classi pollaio” rischiando la propria salute, che gestiscono la DAD con enormi difficoltà e aggravio di carichi di lavoro pur di garantire la didattica e la formazione ai ragazz”i.
“La smetta l’uomo della falsa sinistra Cacciari di scimmiottare Brunetta, di correre dietro alla parte più retriva e di destra del Paese, quella sempre pronta alla guerra degli ultimi contro i penultimi, a dividere vecchi e giovani, lavoratori immigrati e lavoratori italiani, lavoratori pubblici e lavoratori privati.…Questa falsa sinistra, spocchiosa e da salotto, che ha svenduto e cancellato da tempo i diritti delle fasce più deboli della società, che si appoggia alla spalla dei sindacati confederali che hanno svenduto da tempo i diritti dei lavoratori, che ha fatto danni enormi al Paese – conclude il sindacato -è destinata a scomparire”.