Ci saranno anche gli Alpini nel Gioiello di Vicenza, riproduzione in argento massiccio del capolavoro perduto che rappresenta l’antica città dentro le mura, realizzata dal maestro argentiere vicentino Carlo Rossi. Il Gioiello ogni anno si arricchisce di una realtà che esprima l’operosità, l’energia e l’anima volenterosa di Vicenza, il cui simbolo viene incastonato nel modello. Quest’anno, con l’occasione della 95a Adunata Nazionale con tutti i valori alpini di cui si fa portavoce, ad avere questo onore saranno le Penne Nere della Sezione Ana Vicenza “Monte Pasubio”.
Un connubio, quello tra il Gioiello e gli Alpini, certamente azzeccato, soprattutto in concomitanza con un’Adunata che ha per motto “Il sogno di pace degli Alpini”: il trasporto del Gioiello a Monte Berico, in occasione della festa patronale di settembre, oggi come nel 1578, è infatti quello di chiedere alla Madonna “il ritorno all’armonia sociale”.
“Il Gioiello di Vicenza ripercorre la storia secolare della devozione mariana della nostra città –è intervenuta la vicesindaca Isabella Sala- e insieme la attualizza e crea un ponte con la storia presente e futura. Un po’ come fanno anche gli Alpini. Al tempo stesso, il Gioiello di Vicenza fissa i momenti salienti che oggi la città vive, e che diventano sigilli a futura memoria. Così sarà anche con questo prezioso cappello alpino in miniatura, che verrà incastonato in occasione della processione del 7 settembre dal Museo Diocesano a Monte Berico. Lo scorso anno ho avuto il privilegio di scortare il gioiello insieme ad altri alfieri, tutti rappresentanti dell’amministrazione comunale. Quest’anno l’onore sarà degli Alpini che sono protagonisti del 2024 con una grande festa dell’incontro e della solidarietà, che sarà una festa della città tutta”.
A consegnare il cappellino alpino d’oro, destinato a essere incastonato nel Gioiello di Vicenza a memoria e celebrazione delle Penne Nere e dei loro valori, è stato Giovanni Soprana, dell’omonima prestigiosa gioielleria che lo ha realizzato, nel ruolo di vicepresidente dell’associazione Le Botteghe Storiche di Vicenza. “Siamo felici –ha commentato Soprana- di poter essere presenti come Botteghe Storiche a questo importante incontro tra gli Alpini e la Città di Vicenza. Il Gioiello di Vicenza rappresenta uno spaccato della nostra storia passata, di momenti difficili per la città, la rinascita, la devozione dei Vicentini, il credere nei valori della vita. Il cappello dell’Alpino rappresenta l’impegno, la tenacia, il coraggio e il senso di appartenenza al territorio. Il valore del Corpo degli Alpini ci ha permesso di vivere oggi in un paese libero e ogni giorno dimostrano il loro impegno aiutando il prossimo in ogni situazione. Avere il simbolo degli alpini nel Gioiello di Vicenza ci rende orgogliosi e grati, unendo così la storia con le sue difficoltà e il riscatto per un mondo migliore”.
“Siamo onoratissimi –ha commentato infine Renzo Carollo, vicepresidente vicario della Sezione Ana Vicenza Monte Pasubio- che la scelta sia caduta sugli Alpini vicentini, che tanto amano la loro città e che di certo si riconoscono in quei valori di impegno, tenacia, coraggio e senso di appartenenza al territorio che sono stati oggi loro attribuiti. Come Alpini ci siamo sempre e per tutti, per la nostra città e per la nostra Santa ancora di più e non vediamo l’ora di portarle a spalle il prezioso Gioiello, il prossimo 7 settembre”.