Ex bancario e socio BPVi “scettico” plaude alla legge voluta in primis da M5S e Villarosa pro risparmiatori e microimprese vittime di BPVi, Veneto Banca e altre 9 banche: ultimi dubbi

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Gentile direttore, come ex bancario ed ex socio della Banca Popolare di Vicenza e dopo i nostri numerosi scambi di idee e informazioni via mail, ora le dico che tutte le perplessità derivanti dalle precedenti, contorte formulazioni del testo di legge (a favore dei risparmiatori azzerati da BPViVeneto Banca, 4 banche risolte e altre 5 banche in lca come da elenco completo in fondo*, ndr) sono superate da quanto approvato (grazie al governo con M5S e Alessio Villarosa in testa e come da noi anticipato, ndr) , anche se probabilmente ne sorgono altre; ma tant’è! (nella foto da sx al lavoro al Mef Saveria Sechi, Alessio Villarosa, Raffaele Di Giglio, Augusto Cipollone, Eugenio Piccolo).

C’è un cambio di impostazione radicale; si passa da una procedura di tipo arbitrale che avrebbe dovuto analizzare ogni singolo caso per accertare la c.d. “vendita fraudolenta”, ad una procedura amministrativa che si basa sul presupposto che vi sia stata una massiva violazione degli obblighi previsti dal TUF.

Avendo svincolato la violazione degli obblighi dalla fase di sottoscrizione/vendita/collocamento, dovrebbero (sono, ndr) venire ricompresi tra i soggetti ristorabili i “vecchi soci” delle due banche venete. Infatti questi, come gli altri, possono lamentare che la violazione di obblighi come: 1) la corretta determinazione del prezzo delle azioni, e/o 2) la completa e veritiera redazione dei prospetti informativi a partire dal 2011/2012, abbiano inciso sulla loro determinazione a mantenere il possesso delle azioni.

Rilevo che:

1) non vi è più alcuna corsia preferenziale per chi non aveva transato;

2) non occorre produrre voluminose copie della documentazione bancaria in quanto provvede il Fondo Interbancario Tutela Depositi a reperire il costo di acquisto e l’importo ricevuto con la transazione.

E’ tutto molto più semplificato. Le mie ultime perplessità rimanenti riguardano:

1) l’enorme ampliamento della platea dei soci e delle azioni ammessi al ristoro… dubito quindi che i fondi stanziati saranno sufficienti.

2) la mancata previsione di un organismo indipendente che stabilisca per ogni singola banca:

a) quali sono gli obblighi previsti dal TUF che sono stati violati e se questa violazione è stata massiva;

b) nei confronti di quali categorie di risparmiatori questa violazione ha prodotto un pregiudizio ingiusto.

Stabilire a priori che tutti i risparmiatori coinvolti nelle banche finite in liquidazione debbano essere ristorati o attribuire alla Commissione Tecnica di cui al comma 264 la discrezionalità di decidere per quali banche e nei confronti di chi la violazione degli obblighi è stata massiva e ha provocato un pregiudizio ingiusto, mi sembra un notevole forzatura giuridica che non so se potrà avere conseguenze.

Piergiovanni Moro

*Banca Popolare di Vicenza,  Veneto Banca, Banca dell’Etruria e del Lazio, CariChietiBanca delle MarcheCaRiFe, Banca CredivenetoBanca Padovana di Credito CooperativoPopolare Province CalabreBCC Paceco e Bcc Brutia.