Andamento demografico: Valdagno in controtendenza con 34 nuovi residenti

309
Andamento demografico in crescita a Valdagno
Andamento demografico in crescita a Valdagno

Il primo dato positivo sull’andamento demografico valdagnese era emerso nella seconda metà dello scorso anno, ma il consuntivo dell’Ufficio Anagrafe ha confermato la situazione.

Valdagno viaggia così in controtendenza rispetto alla media regionale e ad un trend ormai consolidato di tutte le città medie che vede gli abitanti in calo. Nella cittadina laniera sembra così arrestarsi la riduzione della popolazione iniziata nel 2004. Il saldo 2018 vede il segno positivo di 34 unità, passando dai 26.016 abitanti registrati a inizio anno ai 26.050 del 31 dicembre 2018.

Analizzando più a fondo i numeri un dato interessante emerge dal saldo tra chi emigra dalla città e chi, al contrario, vi si trasferisce da altri comuni. Il bilancio rimane positivo, anche al netto della popolazione straniera con 121 nuovi residenti arrivati in città, la metà dei quali è italiana. Anche la presenza di residenti con cittadinanza non italiana rimane la più bassa tra i principali centri della provincia vicentina. A Valdagno sono infatti appena il 9,2% della popolazione complessiva, contro una media che si attesta poco al di sopra del 13%.

«Quelli che escono dal bilancio demografico di fine 2018 – spiega il Sindaco, Giancarlo Acerbi – sembrano piccoli numeri, ma che hanno un significato prezioso per il nostro comune. Dopo più di dieci anni di costante calo demografico, con relativo calo delle nascite e aumento della popolazione anziana, Valdagno torna a registrare una ripresa che è frutto di molteplici fattori. In generale la città offre un’alta qualità di vita, aziende in espansione che creano nuovi posti di lavoro, servizi efficienti, sicurezza, proposte culturali e di intrattenimento, ma anche politiche rivolte alla residenzialità.

Il nuovo Piano degli Interventi, infatti, si è focalizzato molto sulla dotazione di servizi, che già sono oltre quanto previsto dalla normative vigenti, e su una nuova politica della “prima casa”. Su quest’ultimo fronte sono inseriti nel Piano sgravi per chi mantiene la residenza in città. Sul piano della tassazione, non senza difficoltà, dal 2014 le aliquote di Imu e Tasi sono rimaste invariate, scelta che confermeremo anche per il 2019, potendo operare anche una prima riduzione sulla Tari. Di questo va dato merito soprattutto ai cittadini che hanno accolto il nuovo sistema di raccolta differenziata e si stanno impegnando a rispettarlo.»