Risparmiatori, come già dettovi nel corso delle riunioni di Cornuda, la situazione è ancora difficile: inizia così la nota che pubblichiamo di Andrea Arman, presidente del Coordinamento associazioni banche popolari venete “don Enrico Torta”.
Nonostante le dichiarazioni di impegno profuse dai vice premier Luigi Di Maio e Matteo Salvini nel corso dell’assemblea di Vicenza del 9 febbraio, la strada per un dignitoso e presto indennizzo a favore di tutti i risparmiatori è ancora in salita. Lo sdoppiamento dei decreti attuativi voluta dal Governo comporterà un ritardo di non meno di due mesi.
Il Coordinamento – prosegue Andrea Arman – aveva proposto al governo una legge redatta dal gruppo di studio guidato dal prof. Aldo Angelo Dolmetta. Quella proposta di legge è stata in parte accolta dal Governo che, comunque, ha voluto metterci mano e, probabilmente involontariamente, ne ha alterato l’impianto. Adesso siamo nella fase di emanazione del decreto attuativo che dovrebbe dare le indicazioni pratiche di come attuare la legge.
E’ anche questo un momento difficile – sottolinea Andrea Arman – perché è sempre forte l’opposizione ed il contrasto fra associazioni che perseguono fini differenti che vanno dalla passione politica agli interessi economici e alle fortune personali. Niente di nuovo sotto il sole, in questa vicenda delle Banche Popolari Venete ne abbiamo viste di tutti i colori e probabilmente non è finita. Da parte nostra manteniamo sempre la barra dritta: dignità per tutti i risparmiatori!
Sempre sotto la direzione del prof. Dolmetta al quale, vada come vada, va tutta la nostra gratitudine – aggiungeAndrea Arman -, abbiamo redatto e depositato una proposta di decreto attuativo (qui il testo in anteprima esclusiva su cui pubblicheremo un video con i commenti dell’avv. Fulvio Cavallari, ndr) che consenta a tutti i risparmiatori di avere un dignitoso 30% della perdita subita.
ll Governo si troverà nella voluta condizione di dover fare delle scelte fra le tante proposte giunte dalle varie associazioni ed in quella scelta si qualificherà in via definitiva. Confidiamo che S. Nicola (patrono degli onesti) illumini loro la via evitandogli di accontentare, sempre involontariamente, quelli che li aspettano al varco con il misselling e l’arbitrato Acf..
Per il resto continuiamo l’opera di pressione – chiosa Andrea Arman – affinché la Magistratura sia posta nella condizione di poter agire velocemente e con efficacia. A questo scopo domani l’avv. Luigi Fadalti, in rappresentanza del Coordinamento don Torta, incontrerà il Ministro della Giustizia avv. Alfonso Bonafede e, oltre alle difficoltà degli Uffici dei Tribunali, rappresenterà anche il forte rischio criminogeno conseguente l’aggressione ai patrimoni dei cittadini nei procedimenti di escussione degli NPL (crediti deteriorati).
Inoltre, abbiamo chiesto, e lo facciamo da settembre 2017, che il Governo si faccia attore per stimolare Banca Intesa a sedersi ad un tavolo con i risparmiatori per trattare delle posizioni di debito credito che affliggono molti di noi. Analoga iniziativa è necessaria con SGA, refrattaria a qualsiasi soluzione transattiva.
Oggi – conlcude Andrea Arman – abbiamo inviato, nuovamente, al Governo (lo avevamo fatto anche con i precedenti) la nota con la quale spieghiamo che quanto pagato dai risparmiatori quale “affrancamento” delle azioni (pagamento anticipato della tassa sulla plusvalenza), a nostro parere debba essere restituito in quanto indebito arricchimento dell’erario. Sul nostro sito trovate il documento.
Bon, come sempre continuiamo a lottare…
DURI I BANCHI
Coordinamento associazioni banche popolari venete “don Enrico TORTA”
Il presidente avv. Andrea Arman