Mentre il pubblico defluiva dalla rappresentazione di “Divina Commedia – Un viaggio di un uomo tra gli inferi e il cielo”: in chiave pop al San Marco di Vicenza” e qualche attore della Raimbow Musical Company salutava amici e parenti, abbiamo incontrato il regista Andrea De Marchi al margine del palco a cui abbiamo rivolto qualche domanda.
Che emozione si prova ad una prima salutata così caldamente dal pubblico?
Beh, un’emozione fortissima. E’ stata una grande sfida dall’esito incerto. L’affetto del pubblico ci fa capire che l’abbiamo vinta e sono contento perché è stato un lungo, faticoso, lavoro e di prove ardue e impervie però non posso che essere soddisfatto dei ragazzi che hanno fatto un magnifico lavoro.
Come è stato scelto il cast?
Noi veniamo da esperienze diverse, non tutti erano di primo pelo. Ho lavorato sul “materiale umano” che avevo a disposizione cercando di fare un organico omogeneo, creando un gruppo affiatato. Alcune scelte sono state operate per esigenze di copione, ad esempio Dante doveva avere intorno a i 35 anni, Virgilio doveva essere più alto ma la vera scommessa non era trovare bravi cantanti, attori e ballerini, ma era trovare ragazzi che con naturalezza ci mettessero l’anima. Solo così riesci a trasmettere delle emozioni, che poi è il nostro intento.
Cosa deve aspettarsi lo spettatore che verrà in futuro a vedere questo spettacolo?
Un’opera provocatoria. Noi puntiamo a sorprendere il pubblico con un’opera moderna, tanto è vero che i riferimenti ai versi di Dante nei testi del M° Spaziano sono rari e minimi.
In Italia sta riscuotendo un grande successo un’altra opera musical, con la regia di Andrea Ortis tratta dalla Divina Commedia, scritta da Marco Frisina, con la voce narrante di Giancarlo Giannini. Ne avete tratto ispirazione?
In realtà sono andato a vederla più volte, amo questa opera, ma per l’esatto contrario, cioè per distaccarmi completamente, dove possibile, da quello che avevano fatto gli altri. Noi non abbiamo una grande produzione alle spalle e non possiamo permetterci scenografie pompose ed effetti speciali da cinema hollywoodiano però non ci limitiamo solo ad interpretare dei personaggi con la tecnica ma ci aggiungiamo il cuore, ed è la cosa più importante.
Quali sono i progetti futuri?
Progetti ce ne sono tanti ma nel frattempo ci godiamo il successo e poi speriamo che dopo queste due serate ce ne siano altre, magari anche fuori Vicenza così da poter raggiungere il maggior numero possibile di spettatori.
Ora Torneremo a lavorarci per correggere diversi punti, ed essere pronti per tornare in scena nei primi mesi del 2020
Andrea De Marchi li merita e loro si divertirebbero.