Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto e candidato alle elezioni europee nel collegio Nordest per il Partito Democratico, evidenzia un nuovo problema con la Pedemontana Veneta, prevedendo un aumento delle tariffe per i mezzi pesanti che impatterebbe negativamente sulle aziende della regione.
Con una dichiarazione pubblica, Andrea Zanoni, infatti, critica l’amministrazione regionale per la gestione della Pedemontana Veneta. L’assessore De Berti ha riconosciuto la presenza di un “buco” finanziario associato a quest’opera, anticipando, a fronte di una diminuzione per percorsi brevi, un possibile aumento delle tariffe dei pedaggi per i mezzi pesanti. Questa misura, secondo Zanoni, non farebbe altro che aggravare la situazione economica delle imprese venete senza risolvere i problemi di bilancio.
Zanoni ha poi sottolineato come i dati del mese di marzo mostrino entrate da pedaggio inferiore alle aspettative, con soli 5,4 milioni di euro raccolti, ben al di sotto dei 7 milioni necessari per coprire gli impegni finanziari della regione con la SIS, evidenziando un deficit che potrebbe superare i 220 milioni di euro annuali.
L’incremento delle tariffe, soprattutto per i mezzi pesanti, risulta quindi una soluzione non solo insufficiente ma anche dannosa, dato che colpirebbe direttamente il settore delle imprese, già provato da una gestione non ottimale dell’infrastruttura.
Andrea Zanoni ha concluso esprimendo la necessità urgente di rivedere l’accordo con la SIS per evitare che il peso economico ricada sui cittadini e sulle imprese locali. Ha ribadito che solo un’azione decisa e immediata potrebbe evitare un impatto devastante sulla economia regionale, già messa a dura prova da decisioni infrastrutturali discutibili.
È fondamentale, dice il candidato alle europee nel Nordest per il Partito Democratico, che la comunità veneta si faccia sentire per sollecitare una revisione della gestione delle tariffe della Pedemontana e per garantire che non diventi una causa di ulteriore pressione economica sulle imprese locali.