Animali da compagnia in Consiglio Veneto: depositata proposta di legge

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È stata depositata una Proposta di legge che darebbe l’opportunità di entrare in Consiglio regionale del Veneto con animali da compagnia. Ne danno notizia i consiglieri Fabrizio Boron (Gruppo Misto) e Alberto Bozza (FI), firmatari della proposta normativa.

“Puggy è il primo cane che pochi giorni fa ha varcato la soglia di Palazzo Madama, dopo una modifica di regolamento, a dimostrare la crescente sensibilità verso il mondo degli animali domestici negli ambienti di lavoro e questo è uno dei tanti esempi di apertura rispetto al mondo degli animali domestici, entrati a tutti gli effetti come componenti dei nuclei familiari – spiegano i due  consiglieri regionali -.

Numerosi studi attestano che la presenza di animali domestici sui luoghi di lavoro apporta benefici in termini di riduzione dello stress e aumento della produttività, crea inoltre più possibilità di socializzazione tra le persone, le quali hanno l’opportunità di interagire tra di loro e conoscere persone dei diversi team, con cui non si interfaccerebbero normalmente grazie all’amore per gli animali.

L’obiettivo del Pdl è infatti quello di creare un ambiente piacevole per tutte le persone coinvolte e lasciare ad ognuno la possibilità di scegliere se e in quale misura interagire con i pet – chiariscono Boron e Bozza -. Chi ancora non ama la presenza dei cani in ufficio si è infatti detto rassicurato dai percorsi e dagli spazi a loro dedicati e ai rapporti fiduciari instaurati tra i proprietari-amici.

Esiste dal 1996 la ‘Giornata mondiale dei cani in ufficio’ (‘Take Your dog to work Today’) – ricordano i consiglieri – istituita per sensibilizzare le persone su questo tema, considerando il fatto che oggigiorno gli animali possono entrare in molte strutture che un tempo erano loro precluse, come ospedali, centri di educazione o residenze per anziani, proprio in virtù dei tanti benefici che la presenza degli animali porta con sé e che da tempo ormai è stata ampiamente dimostrata.

Con questa proposta normativa si vuole, pertanto, porre in evidenza il ruolo che può assumere un’istituzione come il Consiglio regionale, fautore del benessere nell’ambiente lavorativo, ente che si fa promotore di nuove sensibilità, attento ai contesti lavorativi e alle necessità della società odierna”, concludono Fabrizio Boron e Alberto Bozza.