Alla serata di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia a Vicenza di ieri 22 settembre, ospite d’onore dell’on. di Vicenza Pierantonio Zanettin, candidato al Senato, e dei candidati vicentini alla Camera Trevisan, Olivo e Fanton accompagnati anche dal coordinatore regionale Zuin, è stata la senatrice Annamaria Bernini, presidente del gruppo parlamentare FI, vice coordinatrice nazionale del partito al Senato e candidata, alle politiche 2022, per il Senato nel collegio uninominale Veneto3 (Padova), e, come capolista, nei collegi plurinominali Campania2 ed Emilia-Romagna2.
Proveniente dal padovano e ripartita subito per Bologna, nella sua rapidissima (ma ugualmente molto apprezzata) presenza all’incontro degli Azzurri vicentini, Bernini ha fatto presente la sensazione di una risalita di Forza Italia negli ultimi giorni di campagna elettorale che le è derivata dai contatti avuti nel suo tour elettorale anche in Veneto.
Nel suo intervento ha anche attaccato duramente il reddito di cittadinanza, che, secondo Forza Italia, è un danno per tutti i cittadini che devono contribuire a finanziare, pagando le tasse, un sostegno che spesso finisce a chi non lo merita o induce i giovani a non entrare nel mondo del lavoro.
A Patrizio Miatello, presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara Giustizia Risparmiatori (uno dei gruppi che sostiene gli azionisti delle banche venete fallite), che ringraziava Forza Italia e l’onorevole Zanettin per il sostegno del partito per gli interventi di ristoro, Annamaria Bernini ha assicurato che l’attenzione di FI continuerà anche nella nuova legislatura soprattutto per evitare che i cinquecento milioni del Fondo, finora non utilizzati, prendano altre strade.
Senatrice Annamaria Bernini, in caso di vittoria della vostra coalizione, quale sarà il primo provvedimento all’ordine del giorno del nuovo Consiglio dei Ministri?
“Premetto che la nostra coalizione va definita non di destra ma di centro destra perché noi siamo l’elemento stabilizzatore. Cosa andrà in Cdm non lo so, le dico quali sono le priorità del Paese da come le ho sentite in questi trenta giorni intensissimi di campagna elettorale: energia, bollette, occupazione, povertà. Questi sono i temi di cui ci dobbiamo occupare. Non abbiamo mai smesso di occuparcene perché io, fino a due giorni fa, sono stata chiamata a votare il Decreto Aiuti. Ma non basta, è una goccia nel mare. Diciamo che dobbiamo fare, facendo un paragone con il Covid, Tachipirina e vigile attesa che sono gli aiuti economici, ma il vaccino è il tetto al prezzo del gas e, soprattutto, un piano energetico europeo.”
Sul problema del costo dell’energia influisce anche la nuova linea di Putin sulla guerra in Ucraina. Le sue dichiarazioni su una escalation hanno reso tutto più complicato.
“Non so dire come evolverà, mi sembra che il solo-contro-tutti funzioni poco, anche perché, a Samarcanda, Cina e India sono state piuttosto chiare nel dire «adesso basta» e questa è la cosa che mi conforta di più. Quindi io non sono mai così proterva da dire «sta bluffando». Quando l’abbiamo detto, abbiamo sbagliato. Però, a fronte di un pericolo nucleare vero, non credo che Stati Uniti Cina e India la pensino molto diversamente.”
Sull’autonomia avete posizioni diverse all’interno di coalizione di centro destra. Voi farete l’ago della bilancia?
“Sì, faremo l’ago della bilancia però, sinceramente, non vedo posizioni così diverse. Mi spiego: noi siamo i papà e le mamme dell’autonomia con il referendum. Siamo noi ad aver presentato il disegno di legge e ad averlo implementato. Se devo pensare ad un luogo del mondo in cui il federalismo, perché è di questo che stiamo parlando, si manifesta massimamente vengono in mente gli Stati Uniti. Lì c’è un centro fortissimo e c’è un modello presidenziale, quindi non la pensiamo così diversamente, alla fine. Per avere il vero decentramento, ordinato e non disordinato e dispersivo, ci vuole un centro fortissimo che sappia organizzare il decentramento.”
Nella assemblea di Confindustria Vicenza (qui il nostro servizio), il 16 settembre, la presidentessa Dalla Vecchia nella sua relazione ha portato ai politici il cahier de doléance degli imprenditori vicentini.
“Gli imprenditori fanno il loro mestiere, è giusto che loro ci segnalino i problemi. A noi identificare le soluzioni. Io credo che le ricette del centro destra siano molto ma molto più efficaci di quelle di sinistra, campo stretto o campo largo che dir si voglia.”