Continua l’impegno delle farmacie vicentine – è scritto in una nota di Federfarma Vicenza – per fare rete nel territorio ed essere sempre di più un punto di riferimento e di aiuto per i cittadini, per tutte le loro problematiche di salute, sfruttando due caratteristiche che oggi le contraddistinguono fortemente: da una parte la presenza capillare nel territorio, dall’altra il rapporto di fiducia e confidenza che spesso si crea con il farmacista vicino a casa.
Su queste basi, prosegue la collaborazione tra Federfarma Vicenza e l’Associazione Midori, che nelle prossime settimane vedrà le farmacie vicentine distribuire materiale informativo sui disturbi del comportamento alimentare e sulla rete di servizi e strutture di assistenza attive nel territorio, sia per chi ne soffre sia per i loro familiari.
Nell’ambito di questa collaborazione, ieri sera Federfarma Vicenza ha ospitato nella propria sede un incontro di formazione rivolto a tutti i titolari delle farmacie vicentine. Durante la serata si è parlato della diffusione di queste patologie e delle strutture specializzate presenti nel territorio, ma anche dei possibili segnali di allarme, utili per intercettare chi ne è affetto o i soggetti a rischio. Infine, si è parlato anche delle correlazioni tra i disturbi alimentari e i farmaci, sia per quanto riguarda i trattamenti appropriati sia per le situazioni di abuso che possono verificarsi da parte dei malati.
Oltre ai rappresentanti dell’Associazione Midori, hanno preso parte all’incontro la dott.ssa Alessandra Sala, responsabile del Centro provinciale per i disturbi del comportamento alimentare dell’Ulss 8 Berica, e altri due specialisti che operano all’interno di questo servizio: il dott. Vincenzo Munno, endocrinologo, e la dott.ssa Raffaella Battistin, psicologa.
«Con questa iniziativa – sottolinea il dott. Alberto Fontanesi, presidente di Federfarma Vicenza – le farmacie vicentine confermano il proprio impegno nel territorio e la disponibilità a promuovere nuove iniziative e servizi per la prevenzione e in generale per la tutela della salute pubblica, lavorando in rete non solo con gli enti pubblici ma anche con il mondo del volontariato. Iniziative come questa assumono una particolare valenza nei comuni minori, dove spesso la farmacia è l’unico presidio locale del sistema sanitario e dove per ovvie ragioni non si può contare su una rete di servizi e associazioni dedicate: ecco allora che trovare in farmacia informazioni e un primo orientamento per ricevere assistenza può davvero fare la differenza».
A sottolineare l’importanza dell’iniziativa sono anche i numeri: secondo i dati del Centro Provinciale DCA di Vicenza, l’incidenza (nuovi casi/anno) di anoressia e bulimia, nella popolazione femminile, si aggira su 20/100.000 persone all’anno, mentre la prevalenza (numero di persone che sviluppa la malattia) dei vari disturbi dell’alimentazione nella fascia di popolazione a rischio (donne tra i 18 e i 25 anni) supera il 12,7% (il che significa che più di 1 giovane donna su 10 soffre di un DCA).