“ANPI come mafia”, Veneto che vogliamo Vicenza: “Fratelli d’Italia prenda distanze da politici Beschin e Tasso”

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Nettuno, profanato cimitero della Memoria
Nettuno, profanato cimitero della Memoria

“Purtroppo, nell’era social, c’è chi pensa di scrivere sui social come se fosse al bar. Gravissimo però che ad esprimersi così sia un Sindaco e un consigliere comunale. Soprattutto chi ha un ruolo istituzionale dovrebbe capire che rappresenta tutti i cittadini, non solo i propri elettori” così il coordinamento vicentino del movimento civico e popolare “Veneto che vogliamo” commenta le pesanti parole del consigliere comunale di Arzignano Daniele Beschin e del sindaco di S.Pietro Mussolino Gabriele Tasso dopo il brutto episodio di Nettuno dove sono state profanate delle tombe di soldati della X flottiglia MAS.

“Grave inoltre che si mistifichi la storia in questo modo. Che si debba condannare qualsiasi gesto violento, come lo è una profanazione di un cimitero, è assodato: quello che forse non capiscono questi politici è che senza la lotta di liberazione di 70 anni fa ora queste fesserie non potrebbero dirle, neanche al bar. Dunque chiediamo che Fratelli d’Italia prenda le distanze da queste affermazioni farneticanti e in caso contrario, chiederemo l’intervento delle più alte autorità perché non è ammissibile che nel 2021 si invertano così clamorosamente le responsabilità dell’immane tragedia del fascismo e della seconda guerra mondiale – prosegue la nota – come se le vittime fossero i fascisti stessi e i carnefici i partigiani. Basta con questo vergognoso revisionismo – conclude Il Veneto che vogliamo – è ora che chi si candidi a rappresentare tutti i cittadini studi la storia prima di parlare in pubblico, fosse anche sui social”.