Ansia e stress per cardinali, ecco la ‘dieta del Conclave’ per mantenere lucidità e resistenza

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(Adnkronos) – Il conclave che porterà al successore di Papa Francesco inizierà il 7 maggio. L'evento, atteso dal mondo intero, rischia però di essere fisicamente e psicologicamente provante per i cardinali che vi parteciperanno, in larga parte over 70. "I cardinali, chiamati a scegliere il successore di Pietro si trovano non solo a gestire un peso spirituale enorme, ma anche una condizione psicofisica complessa: età avanzata, stress intenso, condizioni di salute variabili, esposizione mediatica. In questo contesto, una corretta alimentazione assume un'importanza strategica, contribuendo al mantenimento della lucidità mentale, della stabilità emotiva e della resistenza fisica". Così Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione umana e nutraceutica all’Universita Lum, all'Adnkronos salute. "L’età media dei partecipanti al Conclave è frequentemente superiore ai 70 anni, e condizioni come ipertensione, diabete mellito di tipo 2, dislipidemie e problematiche osteoarticolari possono incidere in modo significativo sulla salute del 'conclavista'. Inoltre – avverte Minelli – gli elevati livelli di stress emotivo e psicologico, associati alla sedentarietà relativa durante le sessioni di voto, impongono la necessità di un modello dietetico che sia al tempo stesso leggero, equilibrato, funzionale alla concentrazione e protettivo della salute cardiovascolare e metabolica". Non va dimenticato, a questo proposito, "come il ruolo dell'alimentazione nel Conclave abbia radici storiche molto antiche: nei conclavi medievali, infatti, quando i lavori si protraevano eccessivamente a lungo, si ricorreva persino a misure drastiche come la restrizione del vitto a pane e acqua – ricorda l'immunologo – nel tentativo di accelerare l'elezione del nuovo pontefice. Sebbene oggi la situazione sia profondamente diversa, questo aneddoto sottolinea quanto l’aspetto nutrizionale sia da sempre stato considerato, in qualche modo, parte integrante del percorso decisionale". Tra i principi nutrizionali fondamentali della 'Dieta del Conclave' "si annovera innanzitutto la necessità di garantire una facilità digestiva. Gli alimenti devono essere facilmente digeribili per evitare la sonnolenza post-prandiale e l’appesantimento: risultano quindi preferibili piatti semplici, con cotture leggere come al vapore, forno o griglia, e un apporto contenuto di grassi saturi – consiglia Minelli – Un secondo aspetto essenziale riguarda la stabilizzazione glicemica. Considerata l'età avanzata e la possibile presenza di alterazioni metaboliche tra i partecipanti, è importante privilegiare alimenti a basso indice glicemico — come cereali integrali, verdure e legumi — limitando invece il consumo di zuccheri semplici e farine raffinate". Altro pilastro della 'dieta del Conclave' "è la gestione dello stress attraverso l’alimentazione. Alcuni nutrienti specifici, come il magnesio presente nella frutta secca e nelle verdure a foglia verde, il triptofano contenuto in latticini, legumi e semi, e gli antiossidanti naturali di frutti di bosco e ortaggi colorati, possono contribuire in modo significativo al sostegno del sistema nervoso e al miglioramento del tono dell'umore. Fondamentale – osserva l'immunologo Minelli – è inoltre il supporto cardiovascolare: una dieta ricca di grassi insaturi, come quelli dell’olio extravergine d’oliva, del pesce azzurro, aiuta a preservare la salute del cuore e dei vasi sanguigni, particolarmente vulnerabili negli individui in età avanzata e in situazioni di elevato stress". "Non va trascurata l’importanza di un’idratazione adeguata. L’acqua deve essere sempre disponibile e facilmente accessibile, mentre il consumo di bevande eccitanti come caffè e tè nero dovrebbe essere limitato, favorendo invece tisane rilassanti a base di camomilla, melissa o tiglio. La moderazione e la regolarità nella distribuzione dei pasti – rimarca l'esperto – rappresentano un ulteriore principio cardine: per evitare cali glicemici o picchi insulinici, è consigliabile suddividere l’apporto calorico giornaliero in 4-5 pasti, mantenendo porzioni moderate e bilanciate". "Infine, la dieta deve prevedere anche un certo grado di comfort alimentare controllato. Piatti semplici, legati alla tradizione, fondati su sobrietà, equilibrio e rispetto delle esigenze peculiari dell’età avanzata, possono trasformare il cibo da semplice necessità a strumento di sostegno fisico e mentale e offrire un importante supporto emotivo alla funzione decisionale e al benessere generale dei cardinali, senza compromettere l’equilibrio nutrizionale complessivo", conclude Minelli.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)