Questo Consiglio comunale – è scritto in una interrogazione di Ciro Asproso – nella seduta del 11 aprile 2019 , ha approvato il Piano per la localizzazione degli Impianti di telefonia mobile. Si tratta di un piano con molte lacune che anziché tutelare i cittadini e puntare alla minimizzazione delle esposizioni, si limita a certificare la situazione esistente, evita accuratamente di ingenerare possibili contenziosi coi Gestori e inserisce tra le aree preferenziali, per il futuro sviluppo degli impianti, i campi sportivi e addirittura alcuni Palazzi del centro storico; benché ciò sia in contrasto con le norme degli strumenti di pianificazione (PAT e P.I.).
Tuttavia, visto che è stato approvato da questa maggioranza e porta la firma dell’Assessore al Territorio, sarebbe lecito aspettarsi la sua applicazione, quantomeno per quanto riguarda la localizzazione dei nuovi impianti.
Infatti, l’art. 5, comma 2, del Regolamento (Allegato C) prescrive che “per la localizzazione dei nuovi impianti e per la delocalizzazione delle postazioni esistenti ritenute non più idonee devono essere privilegiate le aree e gli edifici pubblici individuati dall’Amministrazione comunale …”.
Tutto ciò considerato si CHIEDE:
In base a quali criteri è stata autorizzata l’installazione di un nuovo impianto per la telefonia mobile in Via Cul de Ola, in area di proprietà privata?
A pochi metri di distanza, in Viale Trieste, si trova il parcheggio a servizio della fermata ferroviaria di Anconetta; quell’area, oltre ad essere pubblica, offre anche il vantaggio di essere distante dalle residenze. Perché non si è preteso l’utilizzo preferenziale del sito pubblico.
Chi è il Gestore dell’Impianto in questione?