Anziana 80enne raggirata da badante scledense: rubati 100mila euro in 10 anni

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I militari della Stazione di Piovene Rocchette, a conclusione di una specifica attività investigativa suffragata da perquisizioni domiciliari, hanno deferito in s.l. C.M.C., scledense cl. 1967, incensurata, e M.L., thienese cl. 1974, incensurato, per indebito utilizzo di carte di credito, furto aggravato e ricettazione, tutti reati continuati ed in concorso. A carico dei prevenuti sono stati acquisiti gravi e concordanti indizi di reità in ordine ai furti perpetrati presso l’abitazione di una donna di Cogollo del Cengio di ca. 80 anni.

L’indagine è iniziata pochi mesi addietro quando la vittima, per la quale la C.M.C. effettuava le pulizie domestiche, ha denunciato la stessa per averle sottratto soldi e monili per un valore totale di circa 100.000€ nell’arco di dieci anni. La vittima, nel corso di questo periodo, aveva sempre lamentato alla propria domestica, di quando in quando, di non trovare gioielli o soldi che ricordava di aver lasciato appoggiati sui mobili della casa; la C.M.C. le rispondeva che poteva essersi confusa o che, per errore, li avesse gettati nella spazzatura assieme a cartacce varie.

Negli ultimi mesi l’anziana, però, non fidandosi più della sua collaboratrice, ha provveduto a far installare un sistema di videosorveglianza all’interno dell’abitazione: dalle immagini raccolte si è potuto vedere che regolarmente la C.M.C. prelevava i preziosi ed il denaro lasciati dalla vittima sui diversi ripiani all’interno della casa, nonché ne fotografava altri col cellulare.

In una di queste occasioni la C.M.C. aveva asportato anche due carte di credito usate poi nei giorni successivi per pagare dei pedaggi autostradali ed alcuni acquisti presso un supermercato di Zanè, quest’ultimo non andato a buon fine. Considerato che le analisi degli ingressi autostradali avevano esito negativo in quanto le telecamere registrano solo le targhe dei veicoli non paganti, sono state analizzate le transazioni successive presso la stessa cassa del supermercato di Zanè: i militari hanno rilevato che, al fallito pagamento con la carta rubata, ne è seguito subito un altro dello stesso importo con una carta intestata a M.L., identificato anche tramite le telecamere interne del negozio.

Constatato quanto raccolto dalle attività d’indagine, i militari hanno eseguito due perquisizioni domiciliari nei confronti dei rei, trovando nella disponibilità di M.L. la carta di credito utilizzata indebitamente ed intestata alla vittima, nonché il cellulare in uso alla C.M.C., entrambi posti sotto sequestro.