?Premesso che a mio avviso – esordisce in una nota l’assessore al territorio Lucio Zoppello – un buon amministratore ha il dovere innanzi tutto della conoscenza, e in quanto chiamato, appunto, ad amministrare, non deve creare delle false aspettative nei cittadini in generale, ed in particolare su questioni come queste complesse, peraltro legittime, ritengo che il consigliere comunale Raffaele Colombara, che è amministratore, dovrebbe ormai avere capito che l’apertura di nuovi supermercati non rappresenta una scelta di questa amministrazione.
Questi iter sono permessi dalla normativa e fermarli con gli strumenti ora a disposizione significherebbe esporre il Comune a un danno erariale, a carico di tutta la comunità.
L’attuale proliferazione dei supermercati, del resto, ha origini lontane, è permessa dalla direttiva comunitaria relativa al commercio e dalla normativa regionale in materia di commercio e urbanistica. Un mix che, complice anche un?economia in ripresa dopo anni di profonda crisi, ha portato alle molte richieste sulla scorta di provvedimenti dal carattere emergenziale come il Piano Casa, a cui si sta ora cercando di dare una risposta diversa e una nuova regolamentazione.
Come? Da un lato con gli strumenti che abbiamo ora a disposizione e dall’altro con nuovi a cui stiamo lavorando. Nell’immediato, cercando di ricavare dalla nascita di un nuovo punto vendita vantaggi in termini di infrastrutture o altro di pubblica utilità. Cosa, peraltro, non scontata. Perché i titolari delle catene di supermercati, non dimentichiamolo, non fanno altro che far valere un diritto.
In questi pochi mesi di amministrazione stiamo cercando di fare quello che la passata amministrazione non ha fatto, analizzando minuziosamente la normativa per capire quali azioni possiamo intraprendere per governare questo fenomeno. Più opportuno sarebbe stato farlo quando il tempo a disposizione era maggiore e quando forse anche la capacità di accordo con il privato era più ampia. Ma allora non c?eravamo noi e probabilmente non c?è stata neppure la percezione di ciò che stava accadendo. O forse andava bene così.
In un prossimo futuro adotteremo quei provvedimenti urbanistici che la passata amministrazione, di cui il consigliere Colombara ha fatto parte per 10 anni non ha saputo, o voluto, mettere in campo per regolamentare il fenomeno, vista l’approvazione di un PAT, di un PI con le relative norme e di altre varianti urbanistiche.
Ed è perciò singolare che il consigliere si stracci le vesti solo ora, a “buoi già scappati”. Siamo pronti anche ad ascoltare le sue idee, perché di certo ne avrà per gestire questa ingarbugliata questione. Perché, caro consigliere Colombara, noi il coraggio di ripensare la progettazione urbanistica ce l?abbiamo, e abbiamo anche le idee chiare in merito, e non vanno nella direzione che lei prospetta. Ma stiamo amministrando una città e lo facciamo con senso di responsabilità e rispetto delle leggi e sopratutto dei cittadini.
Non con il facile populismo?.