Fondo ristoro, appello di Franco Conte (Codacons) a Rucco, Zaia e ai parlamentari veneti: ?ritirare l’emendamento di rinvio?

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Di seguito pubblichiamo la lettera inviata dall’avvocato Franco Conte, presidente Codacons Veneto, al sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, di Treviso Mario Conte, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e a tutti i parlamentari eletti in Veneto. La missiva ha per oggetto “l’emergenza risarcimento vittime crac Banca Popolare Vicenza e Veneto Banca? e pone all’attenzione sull’articolo del Sole 24 Ore di ieri da noi riportato.

Ecco il testo della lettera:

Risulta presentato un emendamento proprio dai due relatori (quindi tecnicamente di peso) diretto a rinviare al 31 gennaio 2019 il termine entro il quale pubblicare il DPCM di attuazione della l.205/17 che istitutiva il Fondo per ha subito un danno ingiusto dalle due popolari venete in L.C.A.

Il termine iniziale era il 30 marzo 2018, poi le elezioni, il cambio di governo, le posizioni di alcune associazioni e da subito l’interdizione di alcuni deputati del M5S che diffidavano il Governo Gentiloni dal pubblicare il decreto, disconoscendone l’autorevolezza, hanno portato all’o.d.g. del Consiglio Veneto del 3 luglio u.s (voto unanime) che sollecitava a fare in fretta ed al voto unanime del Senato il 6 agosto u.s., di slittare al 31 ottobre p.v. il termine, data fissata come compromesso tra i proponenti che chiedevano il 31 agosto ed il Governo.

Se c’è emergenza diventa incoerente ogni ulteriore rinvio.

La cosa peggiore è che si affaccia un criterio di risarcimento del 30% con tetto di 100.000 euro (per chi ha già un lodo) mentre il testo di decreto pronto sul tavolo del Governo non prevede questi paletti.

Quindi non solo un rinvio…fatto drammatico vista l’emergenza, ma la cosa peggiore è la conferma dell’intenzione di affondare il ristoro integrale del danno ingiusto come previsto dalla legge che qualcuno vuole cambiare.

Dopo il tradimento di Zonin e Consoli, i controlli dormienti di Banca Italia e Consob, gli interessati OK delle società di revisione ai conti truccati, le difficoltà delle indagini, i ritardi del Governo Gentiloni, questo Governo, a sua insaputa, rischia di tradire una seconda volta i risparmiatori!

Ritengo sia essenziale che l’emendamento venga ritirato e ci sia l’impegno di attuare il fondo istituito con la legge 205/17 approvato all’unanimita’.

Siamo fiduciosi che, come avvenuto per i voti unanimi che segnano questa vicenda, si ritrovi un convergenza per il bene comune che sappia superare contrasti e competizioni, la buona politica è possibile: accettiamo la sfida.

Le risorse per onorare il debito di giustizia sono nelle risorse già disponibile nel “cassetto” del Ministro Tria derivanti dalla voce dei “conti dormienti”, si rinvia ad una scheda tecnica allegata che evidenzia dati oggettivi, al di là di ogni pregiudizio e approssimazione. 

Non posso pensare che dopo gli impegni assunti questo Governo, per i quali ha il consenso dell’opposizione  di Bruxelles da gennaio scorso, si riduca a risolvere la nostra tragedia con rimborsi parziale…con un anno di ritardo!

Un appello forte e senza se e senza ma: ritirare l’emendamento di rinvio della pubblicazione del regolamento, applicare la legge rispettare i patti.