Preg.mo direttore, come Codacons, ANLA, Senior Italia aderiamo con convinzione all’appello di VicenzaPiù “taglia costi legali sui ristori a soci banche in Lca o risolte” e sin dall’inizio abbiamo condiviso la sua campagna per allertare i risparmiatori e portare all’attenzione degli organi competenti sui rischi di trovarsi legati a professionisti di pochi scrupoli e dover riconoscere ingenti percentuali a fronte non dell’esito di un processo ma di una erogazione di ristoro per la quale sono previste semplificate procedure e nemmeno udienze di collegio.
Proprio per tutelare chi aveva già pagato un alto prezzo per aver “creduto alla Popolare di Vicenza e Veneto Banca” abbiamo promosso un coordinamento operativo per il Veneto e a latere delle singole associazioni nazionale di appartenenza: Codacons, ANLA, Senior Italia, ora Comitato ristoro quota 100%, per favorire l’accesso alle procedure per il ristoro senza oneri ingiustificati e rischi di cause legali.
La funzione delle associazioni di tutela dei consumatori, proprio in questa situazione, è svolgere quel ruolo di efficace sostegno a chi rischia di non poter esercitare propri diritti per sfiducia, mancanza di risorse, non competenza.
Quindi a tutti quelli che si rivolgono al Comitato ristoro quota 100% non viene chiesto nulla oltre la quota di iscrizione di scopo pari a 50 euro/anno. E se anche questo importo risultasse un problema, è sufficiente l’impegno di regolarizzare la quota associativa appena possibile.
I professionisti che hanno una specifica relazione con il Codacons Veneto sono tenuti a favorire lo svolgimento delle procedure tenendo conto delle norme deontologiche, ma anche delle situazioni particolari. E quando il risparmiatore dovesse desistere per difficoltà a sostenere oneri delle procedure, il Codacons si fa carico di far fronte ai costi o sollecitare condizioni di pagamento accessibili.
Grazie per quanto è impegnato a favore dei risparmiatori-
avv. Franco Conte
per il Comitato quota ristoro 100%.
