Approdi Actv danneggiati dall’acqua alta, l’ad Seno: “Dieci già ripristinati, entro fine anno operativi 20 su 22”

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Comune di Venezia
Comune di Venezia

A quasi un mese dall’evento di alta marea eccezionale che ha fortemente impattato su Venezia e, conseguentemente, sul servizio di navigazione AVM/Actv, l’Azienda di trasporti sta progressivamente ripristinando la funzionalità del servizio e ha via via aperto gli approdi che era stata costretta a sospendere per motivi di sicurezza.

L’obiettivo è fare in modo che, entro la fine di dicembre, 20 strutture sulle 22 sospese a seguito dell’evento eccezionale del 12 novembre, vengano ripristinate. Per raggiungere questo risultato già dal 14 novembre sono state avviate le attività di sistemazione: prima tra tutte la riapertura di uno dei quattro impianti di Sant’Elena (i cui quattro approdi erano stati tutti gravemente ammalorati) per garantire la mobilità dei residenti.

A seguire sono stati riaperti gli approdi di San Marco Vallaresso e San Marco Giardinetti, Lido SME E, Madonna dell’Orto, Lido SME A, Murano Navagero, Zattere B e Murano Venier.

Nei prossimi giorni sarà il turno di Redentore (comunque oggi attivo grazie al “sussidiario”) e tra Natale e Capodanno giungeranno ad ultimazione anche i lavori a Sant’Elena B e C, Arsenale B (su cui sarà operativo il servizio regolare in attesa della riapertura di Arsenale A prevista entro aprile) e Biennale A e B.

Tempi un po’ più lunghi sono invece necessari per Santa Maria del Giglio, che verrà presumibilmente riaperto entro i primi giorni di gennaio.

Parzialmente chiusi o interessati da lavori, comunque senza impatto sul servizio, sono invece Lido SME D (per manutenzione programmata), Murano Faro (oggi attivo e per il quale è prevista la costruzione di un provvisorio prima di avviare i lavori) e Rialto A (servizio regolare su Rialto B e previsione della costruzione di un provvisorio).

I due approdi di San Zaccaria E e F (Danieli) sono invece stati completamente distrutti dall’alta marea e dovranno essere ricostruiti con un progetto che prevede la realizzazione di un impianto provvisorio in Riva degli Schiavoni e la riprogettazione dell’impianto esistente, con tempistiche necessariamente correlate alla fase di riprogettazione, autorizzazioni e gare.

“La situazione all’indomani della tragica notte del 12 novembre riportava 22 impianti inagibili, 9 unità navali inutilizzabili e buona parte degli apparati elettrici ed elettronici fuori uso – spiega Giovanni Seno, direttore generale del gruppo Avm – Immediatamente sono stati predisposti controlli su tutti gli approdi, circa 100 in laguna con 130 pontoni in esercizio, che sono stati puntualmente verificati e soggetti a diagnostica, come da intese con il commissario delegato Luigi Brugnaro. Anche tutte le linee sono regolari. Voglio ringraziare tutti i dipendenti delle società del Gruppo AVM che si sono adoperati per un pronto ritorno alla normalità. Positivo è stato anche il riscontro da parte dei cittadini che hanno fatto emergere una profonda comprensione per i disagi e l’apprezzamento per lo sforzo di tante persone impegnate a ripristinare i danni”.