“Il bando 2023 per l’imprenditoria femminile ha riscontrato un interesse senza precedenti. Questo è un segno della vitalità dell’imprenditoria femminile e del fatto che ancora una volta le donne hanno dimostrato voglia di rimboccarsi le maniche e di avviare o sviluppare attività imprenditoriali a prevalente gestione femminile. Un segnale di speranza e di vitalità che conferma che uno dei punti di forza del sistema economico veneto sono proprio le nostre imprenditrici. Serve però un nuovo stanziamento per far scorrere la graduatoria, sono troppe le imprese che hanno ottenuuto un punteggio alto ma che sono rimaste escluse”. Lo afferma Roberto Boschetto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto alla luce delle graduatorie approvate e pubblicate dalla Regione in questi giorni.
Le domande per il Bando imprenditoria pervenute alla Direzione Industria Artigianato Commercio e Servizi e Internazionalizzazione delle Imprese sono state nel complesso 770 (89 domande delle professioniste e 681 da parte delle PMI) per un importo complessivo di contributo richiesto di quasi 15 milioni di euro a fronte di una dotazione finanziaria di 2milioni e 300 mila euro.
Nel dettaglio delle domande pervenute dalle PMI, 67 sono state ammesse, 2 istruite (avendo raggiunto un punteggio di 9,5) ma non finanziate, 1 non ammessa, 24 non finanziate per punteggio ridotto e 587 non istruite. Per quanto riguarda le professioniste 68 finanziate, 21 non ammesse a contributo.
“Il grande numero di pratiche in graduatoria –commenta Barbara Barbon Presidente Gruppo Donne Impresa di Confartigianato Imprese Veneto– ci fa sperare che la Giunta regionale, come fatto per altro per il bando 2021, approvi un aumentoo dei fondi a disposizione del bando, così da permettere lo scorrimento della graduatoria delle richieste ricevute. Si tratta di un bando per investimenti – precisa Barbon –, questo significa che chi ha presentato domanda lo ha fatto per un progetto di sviluppo imprenditoriale, puntando a migliorare la propria attività. Ha investito, dunque, sul futuro. E questo ha un enorme valore anche come segnale di vivacità e forza delle imprenditrici venete”.