Arbitro Bancario Finanziario (ABF): circa 30.600 ricorsi nel 2017, +42% rispetto al 2018

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Nel 2017 l’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), comunica Banca d’Italia, ha ricevuto circa 30.600 ricorsi (+42%); nei primi tre mesi del 2018 circa 8.000, stabili rispetto al 2017. Le regioni con maggiore “densità” di ricorsi in rapporto alla popolazione residente sono: Calabria, Campania, Sicilia. La materia quantitativamente più rilevante resta la cessione del quinto dello stipendio/pensione (73% dei ricorsi; nei primi 3 mesi del 2018 i ricorsi in questa materia si riducono e rappresentano il 63% del totale).
Vi sono però ampie differenze sul territorio: la CQS pesa per oltre l’80% dei ricorsi in Molise, Calabria, Sicilia, Campania, per meno del 60% in Trentino; bancomat e carte pesano per oltre il 10% in Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Trentino Alto Adige, per meno del 5% in Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna

Le decisioni sono state 24.000 (oltre 70% in più rispetto all’anno passato grazie all’aumento della produttività e all’apertura di nuovi collegi). Oltre il 77% dei ricorsi ha avuto un esito sostanzialmente favorevole al cliente (47% accolti; 30% cessati) con restituzioni di circa 19 mln euro. Il grado di soddisfazione dei ricorrenti è stato misurato con un’indagine di customer satisfaction: in generale viene riconosciuto che l’accesso è semplice e trasparente e la motivazione del ricorso all’Arbitro è legata all’esigenza di ottenere un giudizio imparziale; solo il 35% di chi ha risposto ritiene che la durata della procedura sia adeguata.