“Architettura bene comune”: al via all’M9 il Festival partecipato dell’Architettura. Il consigliere delegato Battistella: “Importante che questo evento inizi qui, dove si è risposto a una richiesta di architettura di altissimo livello”

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Comune di Venezia
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Ha preso il via questo pomeriggio, nel chiostro del Museo del Novecento M9 a Mestre, il Festival dell’Architettura, organizzato in forma partecipata dall’Ordine degli Architetti, con l’obiettivo di renderlo un appuntamento capace di coinvolgere, oltre agli addetti ai lavori, anche la cittadinanza. A portare i saluti istituzionali in rappresentanza del Comune di Venezia, il delegato del sindaco all’Innovazione e Smart City, Luca Battistella. Alla presentazione dell’evento sono intervenuti anche il presidente di Insula spa, Nicola Picco, la presidente dell’Ordine degli Architetti di Venezia, Anna Buzzacchi, il presidente di Ance Venezia, Giovanni Salmistrari, e lo storico dell’arte Philippe D’Averio.

“Sono qui per ringraziare soprattutto dell’impegno condiviso che ha portato all’organizzazione di questo evento – ha commentato Battistella – perché è un impegno per la città e per i luoghi dove tutti noi viviamo quotidianamente. L’architettura qui all’M9 si è espressa sviluppando quella richiesta dei cittadini di un luogo ‘importante’ che potesse diventare vanto per Mestre. Questo contenitore lo stiamo riempiendo di contenuti di qualità, in un luogo di qualità. L’architettura dell’M9 interpreta in modo perfetto quello che era il sentire della Città e spero che queste mie sensazioni entrino a far parte sempre più del comune sentire. In più questo è un luogo aperto, e l’architettura come “bene comune” qui si esprime nella sua totalità”.

La manifestazione continuerà domani e dopodomani – sabato 5 e domenica 6 ottobre – sul territorio della Città Metropolitana di Venezia con passeggiate, spettacoli e conversazioni al fine di sensibilizzare i cittadini sulla centralità dell’architettura per la qualità della vita. La finalità principale del Festival è infatti che l’architettura torni ad essere concepita e considerata come un bene comune, un riferimento concreto del coesistere umano nello spazio fisico e sociale.