Nel mese di aprile ha iniziato la sua operatività il nuovo laboratorio di diagnostica e restauro del manoscritto presso l’APUG (Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana) diretto dal Prof. Martín M. Morales SJ, accogliendo da maggio anche una serie di visite del pubblico interessato a conoscere questo mondo fatto di documenti unici, preziosi e bisognosi di una continua e attenta conservazione da parte di esperti del settore.
“Con ferma decisione abbiamo voluto realizzare uno spazio dedicato all’attività di restauro e analisi dei manoscritti che devono necessariamente essere non solo studiati, ma anche conservati grazie all’abilità di esperti del settore, affinché possano essere trasmessi alle generazioni future. – ci racconta Martín M. Morales SJ – Negli anni scorsi abbiamo portato avanti un lavoro intenso di lettura e digitalizzazione dei manoscritti del Fondo Clavius prima e del Fondo Kircher poi, grazie al sostegno economico della Fondazione Sorgente Group, guidata da Valter Mainetti, e da tale entusiasmo e spinta abbiamo preso in considerazione il bisogno di crescere, di aumentare gli ambienti e di arricchire le nostre attività, anche aprendole alla conoscenza del pubblico.”
“Sono sempre stato appassionato del libro antico e nel tempo ho formato una mia personale biblioteca con esemplari dai primi incunaboli a libri dell’800 in edizioni pregiate, poiché in questo mondo risiede la diffusione della cultura nel tempo – spiega Valter Mainetti –. Poi l’amicizia con padre Martín M. Morales SJ, mi ha spinto a sostenere l’ambizioso progetto dell’APUG (Archivio Storico della Pontificia Università Gregoriana) di digitalizzare e quindi, di rendere fruibili nel web, i testi dei loro fondi antichi. La Fondazione ha così potuto incentivare l’obiettivo della conoscenza, studio e divulgazione di volumi e documenti conservati per secoli dalla Compagnia di Gesù grazie alle nuove e più avanzate tecnologie di informatizzazione e digitalizzazione.”
Infatti, l’Archivio storico nel 2014, dietro la guida del suo direttore e della Dott.ssa Irene Pedretti, archivista e responsabile della conservazione, ha avviato con la Fondazione Sorgente Group, il progetto Clavius on the web in collaborazione con il CNR di Pisa per la valorizzazione e digitalizzazione del fondo manoscritto del matematico e magister gesuita Cristoforo Clavio, nel quale emersero 5 lettere inedite di Galileo Galilei. Pertanto, su idea di Valter Mainetti e di sua moglie Paola, seguendo le finalità divulgative della Fondazione (qui altre sue attività, ndr) e in accordo con l’Archivio Storico, fu realizzata la mostra Magistri astronomiae con l’esposizione di questi documenti e grande fu il successo di pubblico, dimostrando il grande interesse per queste testimonianze storiche.
Ma la collaborazione fra le due istituzioni non si è fermata ed è proseguita con un secondo progetto che ha visto protagonista un altro studioso e matematico gesuita, Athanasius Kircher, con il restauro in modo particolare di tre codici inediti e l’analisi dei disegni degli obelischi egizi presenti a Roma.
La promozione delle preziose testimonianze custodite nell’Archivio storico ne ha accentuato l’importanza, accendendo i riflettori su una realtà che non vuole più essere chiusa e riservata a pochi studiosi di settore, ma aprirsi all’interesse di appassionati e amanti del libro antico, tra cui grande importanza ha l’attenzione da rivolgere alle nuove generazioni e agli studenti a partire dalle classi dei licei.
Oggi il laboratorio di restauro, con le aperture al pubblico, consente proprio di far conoscere ai visitatori la lunga storia di formazione del manoscritto e dei primi libri a stampa, dei danni che il tempo e l’uso possono arrecare minacciando l’esistenza stessa dei documenti e, quindi assistere in diretta agli interventi di restauro in corso, confrontandosi con le restauratrici.