Area archeologica di Corte dei Bissari, definiti gli orari dei percorsi per i visitatori

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Conoscere le origini di Vicenza indagando i ritrovamenti archeologici ritrovati e conservati in corrispondenza della Basilica palladiana. E’ questa l’opportunità offerta dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza che, in accordo con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza garantisce la prosecuzione degli appuntamenti con i percorsi alla scoperta dell’area archeologica di Corte dei Bissari.

L’associazione Ardea, che si è aggiudicata la gestione del servizio di visite da febbraio 2019 a dicembre 2020, con operatori appositamente formati in ambito archeologico, accompagnerà i visitatori alla scoperta di questo luogo suggestivo, martedì e giovedì dalle 10 alle 12, sabato e domenica, dalle 10 alle 13. Le scolaresche saranno accolte dal martedì al venerdì.

L’accesso all’area archeologica avviene dall’ingresso principale della Basilica palladiana, in piazza dei Signori. La visita si effettua esclusivamente su prenotazione con un massimo di 25 persone.

“L’area archeologica completa la conoscenza del sito su cui sorge la Basilica palladiana, monumento che vogliamo rendere visibile il più possibile nella sua interezza – spiega l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Ed ecco che con questa proposta, anche durante la stagione autunnale e le festività, sarà possibile conoscere le origini di Vicenza. Una possibilità che viene data anche a chi in città arriverà per ammirare la mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” che aprirà il 6 dicembre, e che oltre ad ammirare il salone al primo piano, sempre leggibile anche grazie al nuovo allestimento non invasivo, potrà raggiungere la terrazza che sarà aperta anche nella stagione più fredda, se le condizioni meteorologiche lo consentiranno. Tutto questo è possibile grazie all’impegno profuso per offrire sempre più opportunità ai cittadini e ai visitatori che dimostrano con la loro presenza di apprezzare le nostre proposte, non ultima quella dei percorsi di Vicenza underground che hanno registrato il tutto esaurito durante l’ultima Giornata Verde, generando anche una lista d’attesa”.

L’area archeologica ha un’estensione di 150 metri quadrati ed è dotata di passerella da cui si possono vedere reperti con inserti a pavimento in vetro trasparente che permettono di apprezzare quanto rimane della strada romana. Il percorso è arricchito da un apparato didattico essenziale articolato in titoli, sottotitoli e didascalie, anche in lingua inglese.

Nell’area sono state recuperate non solo le strutture antiche conservate, ma anche una selezione dei materiali archeologici rinvenuti nel corso dello scavo, esposti in alcune vetrine dedicate rispettivamente all’età protostorica (VII-II secolo a.C.), alla prima romanizzazione (II-I secolo a.C.) e all’età romana e tardo-romana (I-V secolo d.C.). Una vetrina, posizionata in corrispondenza della ricostruzione della sepoltura longobarda, ospita una preziosa crocetta aurea. Il sito si presenta, pertanto, come un vero palinsesto della storia di Vicenza, rivelandosi di particolare interesse per la ricostruzione urbanistica di un settore residenziale dell’antica Vicetia, all’epoca adiacente al Foro cittadino.

Il biglietto ha un costo di 2 euro per gli adulti, di 1 euro per i minori di 18 anni e per i gruppi scolastici. L’ingresso è gratuito per gli accompagnatori di scolaresche e di gruppi (al massimo due). Ogni visita durerà 30 minuti e la prenotazione è obbligatoria: contattare Ardea, associazione per la didattica museale, 3473938172, ardeaarcheo@gmail.com