Smog, la sfida ambientale parte dalla Provincia di Vicenza: 35 sindaci hanno firmato il Patto per la Qualità dell’Aria

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Un documento che arriva dopo un anno di lavoro del Servizio Ambiente della Provincia con la collaborazione di Adaptev, spin off approvato dall’Università Iuav di Venezia, e che è stato presentato dal presidente della Provincia Francesco Rucco, i consiglieri delegati Matteo Macilotti per l’ambiente e Francesco Gonzo per l’urbanistica, Ugo Pretto per Arpav, Francesco Musco docente allo Iuav, Diego Pellizzaro e Emiliano Vettore responsabili dello studio Adaptev.

In quest’ultimo anno sono stati analizzati i dati dell’inquinamento atmosferico nel territorio vicentino e ne sono state mappate le cause suddivise per tipologia (trasporti, riscaldamento, attività produttive). Questo ha permesso di fornire ad ogni Comune il diverso grado di incidenza dei fattori di inquinamento sulle emissioni complessive, in modo da permettere interventi mirati più efficaci.

“L’aria non conosce confini -ha esordito Rucco- Qua si perde o si vince assieme. E noi vogliamo vincere. Per noi, ma soprattutto per i nostri figli e i nostri nipoti. I dati sull’inquinamento ci richiamano a responsabilità che abbiamo sia come amministratori che come cittadini, ben consapevoli che il contenimento dell’inquinamento sia fatto anche e soprattutto di piccole azioni quotidiane che tutti noi siamo chiamati a compiere.”

Il Patto dei Sindaci per la Qualità dell’Aria è ambizioso. Guarda al 2030 e al 2050, con l’obiettivo di ridurre di almeno il 40 per cento le emissioni di Pm10, Pm2,5 ossidi di azoto e ammoniaca, che tradotto significa lotta alle polveri sottili.

“E’ un’esperienza unica in Italia -ha sottolineato Macilotti- che mette insieme Provincia come ente coordinatore e i Comuni del territorio, per fare poi sinergia e fare fronte comune là dove si possono stabilire incentivi importanti per un uso sostenibile del territorio e delle sue risorse. Mi riferisco alla Regione, a Roma e alla Comunità Europea, dove ci presenteremo con il Patto dei Sindaci per ottenere fondi da investire nei nostri Comuni.”

Il patto poggia su due pilastri che sono alla base della lotta all’inquinamento atmosferico: la diminuzione delle emissioni e  la cattura degli inquinanti.
E da qui declina una serie di intenti e di azioni concrete che ogni Comune è chiamato a mettere in atto. Alla Provincia è chiesto di coordinare le azioni, in modo da renderle omogenee per area e quindi maggiormente efficaci.