La legge statunitense sul controllo delle armi da fuoco: passa al Congresso, non passerà al Senato

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Secondo emendamento e armi in Usa
Secondo emendamento e armi in Usa

Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una delle leggi più restrittive degli ultimi decenni sul possesso di armi nel Paese. Con 223 voti a favore e 204 contrari, mercoledì i deputati hanno avviato l’iter per far diventare legge il Protecting Our Kids Act.

La proposta contiene molte delle iniziative di legge emerse nel corso degli ultimi anni: tra le principali c’è la decisione di alzare l’età minima per acquistare un fucile semiautomatico dagli attuali 18 anni a 21; il divieto di vendere caricatori con una capienza superiore ai dieci colpi; nuovi requisiti minimi di sicurezza per la detenzione di armi da fuoco nelle abitazioni; il contrasto alla diffusione delle “pistole fantasma”, ossia armi che si possono montare a casa grazie a kit disponibili online e per questo non sono tracciabili, che hanno visto un boom nella diffusione grazie alla stampa 3d.

Il voto della Camera statunitense è la prima reazione politica di rilievo dopo la strage avvenuta a Uvalde lo scorso 24 maggio, quando un 18enne ha ucciso 19 alunni di una scuola elementare e due insegnanti con un fucile semiautomatico AR-15, versione per uso “civile” del fucile d’assalto M-16 che per anni è stata l’arma standard dell’esercito degli Stati Uniti.

Molto probabilmente il Protecting Our Kids Act non diventerà mai legge. Ora dovrà passare il voto del Senato, dove il Partito democratico non ha la maggioranza necessaria per approvarlo e i senatori repubblicani preferiscono rimanere fedeli ai diktat della lobby statunitense delle armi e della National Rifle Association che pagano le loro campagne elettorali.

Fonte The Vision