“Aumenta l’esportazione di armi italiane. Le vendite all’estero autorizzate dal governo nel 2023 hanno raggiunto i 6 miliardi 312 milioni di euro, un miliardo e 23 milioni in più rispetto al 2022 (+19,3%). Destinatari 83 paesi“. Così questa mattina in edicola, Il Sole 24 Ore che dedica un articolo al tema riportando dati contenuti nella Relazione annuale del governo al Parlamento.
Il documento focalizza su “operazioni autorizzate e svolte per il controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali d’armamento”. La relazione è stata presentata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e reca allegate le relazioni dei dicasteri degli Esteri, della Difesa e dell’Economia.
Da questi dati emerge soprattutto che, nel 2023, l’export delle armi italiane è cresciuto ulteriormente, rispetto ai 5,289 miliardi di euro del 2022 (+13,5%) e ai 4,661 miliardi del 2021.
Ovviamente, l’esistenza di conflitti di grandi dimensioni incide su questa crescita. “Nei primi due anni di guerra della Russia contro l’Ucraina e della reazione della Nato – riporta il quotidiano economico –, gli affari dell’ industria italiana degli armamenti da guerra, come quelle di altri Paesi, si sono sviluppati: in due anni c’è stato un balzo dell’export del 35 per cento.
Rilevanti le vendite all’Ucraina, con operazioni di export autorizzate dal governo per 417,3 milioni, rispetto ai 3,8 milioni del 2022. Prima della guerra l’export a Kiev nel 2021 era stato di appena 91.878 euro. L’Ucraina è diventata il secondo Paese per valore di armi esportate dall’Italia (era 49ma nel 2022) con licenze individuali di esportazione.
Nel 2023 la Francia è il primo destinatario dell’export, con 465,4 milioni. Terzi gli Stati Uniti (in calo da 532,8 a 390,3 milioni), quarta l’Arabia Saudita (in crescita da 123,4 a 363,1 milioni), quinta la Gran Bretagna (277,6 milioni). La Turchia, che nel 2022 era prima con 598 milioni, è sesta, con 231,3 milioni.
Per quanto riguarda un altro Paese impegnato in un conflitto, Israele, il valore delle esportazioni autorizzate è di 9,96 milioni, stabile rispetto ai 9,28 milioni del 2022. Sono triplicati invece gli acquisti dell’Italia di armi da Tel Aviv: le importazioni sono passate da 9,81 a 31,54 milioni.
Le importazioni complessive autorizzate dal governo, sebbene di valore più contenuto rispetto all’export, hanno avuto un incremento rilevante, da 728 milioni del 2022 a un miliardo 251 milioni nel 2023 (+71,7%). L’Italia ha importato armi soprattutto da Stati Uniti (506 milioni), Svizzera (333 milioni), Gran Bretagna (142,7 milioni), India (111,4 milioni)”.
La disamina de Il Sole 24 Ore, si conclude con l’elencazione dei principali venditori di armi italiane, tra le società titolari di autorizzazioni individuali all’export (domina Leonardo, l’ex Finmeccanica).
Fonte: Il Sole 24 Ore