Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha approvato la vendita di armi a Taiwan per un valore di oltre 1,1 miliardi di dollari; il presidente della Cina Xi Jinping ha minacciato di adottare delle contromisure.
Un portavoce dell’ambasciata cinese a Washington, Liu Pengyu, ha affermato che la vendita di armi a Taiwan, progettato per respingere un’invasione marittima dalla Cina, “metterebbe seriamente a repentaglio le relazioni Cina-USA, la pace e la stabilità attraverso lo stretto di Taiwan”.
Il provvedimento non è ancora stato confermato, occorre ancora l’approvazione del Congresso, che secondo le fonti è comunque considerata probabile. La Cina rivendica Taiwan, una democrazia autonoma, come propria e ha accusato gli Stati Uniti di interferire con i suoi affari interni anche se il Partito Comunista al potere non ha mai, di fatto, controllato l’isola.
Il Dipartimento di Stato ha spiegato che la vendita di armi faceva parte di una politica statunitense di lunga data relativa alla fornitura di armi a Taiwan, ma questa volta è il tempismo preoccupare: le tensioni nello Stretto di Taiwan hanno raggiunto il livello più alto degli ultimi decenni e le relazioni USA-Cina si stanno logorando su una serie di questioni economiche e politiche.
Fonte: The Vision