Una notizia diffusa dall’agenzia tedesca Onvista. I due dirigenti della Thyssen, l’ex amministratore Harald Espenhahn e, il dirigente Gerard Priegnitz, condannati in forma definitiva per il rogo di 11 anni fa nel quale morirono sette operai , sono stati arrestati oggi in Germania dove si erano “rifugiati”.
Sono passati anni dalla sentenza definitiva ma, finalmente, i due condannati dovrebbero entrare in carcere per scontare la pena inflitta loro. Probabilmente in Germania non sconteranno l’intera condanna (9 anni e 6 anni e dieci mesi) in quanto in Germania la pena massima per l’omicidio colposo è di 5 anni. Comunque, che siano stati arrestati, è una buona notizia.
Mi sembra giusto anche in questa occasione ricordare almeno i nomi degli operai che persero la vita in maniera atroce nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007. E’ necessario che Antonio Schiavone. Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino non furono vittime di tragica fatalità ma furono uccisi dalla mancanza di sicurezza che era la norma in quello stabilimento (e in tanti altri nel nostro paese).
Ed è anche doveroso sapere che in Italia da inizio anno al 21 febbraio sono morti nei luoghi di lavoro 84 lavoratori nella sostanziale indifferenza del governo, delle istituzioni e della “grande” informazione.