Arrestati sindacalisti SI COBAS e USB a Piacenza: attacco intimidatorio al diritto di sciopero?

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Rifondazione Cominista contro arresti sindacalisti Si Cobas e Usb Piacenza
SI Cobas arrestati sindacalisti

Da ieri sono agli arresti domiciliari 4 sindacalisti SI Cobas (tra cui il Coordinatore Nazionale Aldo Milani) e 4 Usb, del comparto della logistica di Piacenza. Da quanto trapela dall’Ansa si tratterebbe di una corposa inchiesta (l’ordine di cattura è costituito da 350 pagine) che riguarda l’attività sindacale tesa alla contrattazione aziendale (2° livello). L’attività sindacale viene interpretata e letta, “strumentalmente” è la posizione Cobas di cui riportiamo la nota, dalla magistratura inquirente come una serie di “reati”, che vanno dalla associazione a delinquere, alla violenza privata, al sabotaggio, all’interruzione di pubblico servizio, resistenza e altri.

Reati che continuano ad essere contestati un po’ d’ovunque contro le attività sindacali e sociali, con una interpretazione repressiva e una pratica intimidatoria del conflitto sociale e sindacale, con accuse e arresti che non reggono davanti al giudice di merito, come è successo nelle vicende legate allo stesso Aldo Milani e con la revoca in sede giurisdizionale, da parte del Consiglio di Stato, del foglio di via emesso dalla Questura di Piacenza nell’ottobre 2021 nei confronti del responsabile del S.I.Cobas Massimiliano Donadelli, all’indomani di uno sciopero indetto presso il magazzino Amazon di Castel San Giovanni.

Questo ripetuto accanimento contro le lotte che vengono equiparate a reati, riguarda tutti coloro che confliggono contro contrattazioni inique, diritti violati, governi inadempienti e per la difesa dei territori;in particolare nel settore della logistica da quando questa attività è divenuta centrale nell’industria, nel commercio e nella grande distribuzione, e che grava particolarmente sui lavoratori addetti, ipersfruttati e vittime di repressione per qualsiasi rimostranza. Tanto che le istituzioni si muovono in soccorso di questo apparato di sfruttamento (invece di indagare sulla catena dei sub appalti, irregolarità, sfruttamento schiavista), fino a tentare di inserire il settore della logistica nella L 146/90 ,”equiparandolo a servizio pubblico essenziale”, con lo scopo di eliminare la conflittualità e gli scioperi e, insieme, la modifica al PNRR con il DL 36/22 “sullo scarico di responsabilità del Committente (voluta da centrodestra e accettata dal governo Draghi), che evita al Committente in capo all’appalto qualsiasi responsabilità contrattuale e penale.

La Confederazione Cobas ritiene gravissimo, ingiusto e preventivamente punitivo l’arresto degli indagati a cui va la nostra solidarietà e l’impegno per la loro pronta liberazione.

CONFEDERAZIONE COBAS