Arresti famosi, star e figli finiti nei guai

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(Adnkronos) – L'ultimo a finire nei guai, in ordine di tempo è Weston Cage, figlio del popolare attore Nicolas, arrestato dalla polizia di Los Angeles per aggressione a mano armata. Lo scorso aprile il ragazzo – che soffre di disturbi psichici e che non è nuovo a problemi con la legge, oltre ad avere una dipendenza da sostanze stupefacenti – colpì infatti la madre Christina Fulton, procurandole gravi contusioni.  A pagare la cauzione da 150mila dollari per scagionarlo è stato presumibilmente il padre Nicolas, che adducendo 'motivi personali' non sarà, come inizialmente annunciato, al Taormina Film Festival, per la prima del film di cui è protagonista 'The Surfer'. Ma la vicenda di Weston Cage è solo una delle tante che riguardano figli di star internazionali, spesso essi stessi artisti sulle orme dei genitori, finiti sulle pagine di cronaca nera o sui tabloid scandalistici perché alle prese con guai giudiziari o problemi mentali, dipendenze da droghe e alcol o addirittura vittime in giovane età, spesso per suicido.  Guai con la legge per tanti figli illustri: Cameron, 32 anni, figlio di Michael Douglas e di Diandra Morrel, da sempre interessato a seguire le orme del padre e del nonno Kirk nel mondo del cinema, arrestato almeno tre volte per possesso di droga e condannato nell’aprile del 2010 a 5 anni di carcere per spaccio. Robert John Downey Jr., attore e produttore cinematografico, oggi acclamata star di Hollywood, Premio Oscar per il suo ruolo da non protagonista nel film 'Oppenheimer', figlio di Robert Downey, al fianco del quale fece la sua prima parte in un film all'età di cinque anni. Tra il 1996 e il 2001 Downey è stato arrestato diverse volte con accuse legate al possesso e al consumo di droga, ha fatto fuori e dentro dalla prigione e ha seguito diversi programmi di riabilitazione. Le accuse sono molteplici: possesso di droghe e armi, violazione di domicilio, aggiramento dei test antidroga.  E ancora: Kiefer Sutherland, figlio di Donald Sutherland, nel 2007 è stato arrestato per la quarta volta (le precedenti nel 1989, 2003, 2004) per guida in stato di ebbrezza. Successivamente è stato condannato a 30 giorni di carcere, che l’attore ha scontato aggiungendo alla pena altri 18 giorni, allungandola allo scopo di renderla più flessibile. Successivamente ha dovuto seguire un programma di disintossicazione dalle droghe e di riabilitazione. 
Tatum O’Neal, figlia dei vip Ryan O’Neal e Joanna Moore, la più giovane attrice ad aver mai vinto un Oscar (a 10 anni per l’interpretazione in ‘Paper Moon – Luna di carta’), nonostante il successo ottenuto da giovanissima, è nota alle cronache per i suoi problemi con l’eroina e per la sua autobiografia, ‘Una vita di carta’, in cui rivelò di essere stata molestata da un amico del padre da piccola e che Ryan O’Neal era solito picchiarla.  Numerosi i casi di figli di personaggi famosi divorati da morti precoci, spesso inaspettate, spesso assurde. Andando un po' indietro nel tempo, decisamente sfortunati furono i figli di Marlon Brando, protagonisti di una vera e propria tragedia familiare: Christian, il maggiore del noto attore, uccise a colpi di pistola il fidanzato della sorellastra Cheyenne, nata dal matrimonio di Brando con la sua terza moglie. Cinque anni dopo l’omicidio del fidanzato, per il quale Christian sarà ritenuto colpevole, Cheyenne si suicidò a soli 25 anni, dopo una vita alle prese, già da 16 anni, con droghe, fumo, alcol, e dopo che, rimasta incinta, le era stata tolta la custodia del bambino perché affetta da disturbi mentali.  Altra tragedia familiare, quella di Paul Newman, il cui figlio Scott che aveva tentato, senza successo, di seguire le orme del padre ma a 28 anni morì di overdose. Il padre, scosso, decise di aprire un centro contro le droghe. Morta giovanissima, a soli 25 anni, anche la figlia di Bob Geldof, rockstar irlandese nota ai più soprattutto per aver organizzato il Live Aid nel 1985, un concerto in favore dell’Africa: Peaches, modella, conduttrice tv, giornalista. Il giorno prima di morire, aveva pubblicato una sua foto, da piccola, con la madre, Paula Yates, morta nel 2000 per overdose da eroina. Di quella morte, la ragazza ricordava: "Quando successe, non provai dolore, perché mio padre voleva che facessimo finta di nulla. Intorno ai 16 anni ho iniziato a soffrire davvero". E ancora: molto nota anche la storia di Guillaume Depardieu, figlio maggiore del più noto attore francese Gerard. Celebre soprattutto per i suoi problemi con la droga e con l’alcol, vittima di un incidente automobilistico, che gli causerà l’amputazione di una gamba, è morto di polmonite nel 2008, a soli 37 anni. Nel 2012, un grave lutto colpi Sylvester Stallone, il cui figlio Sage Moonblood, è morto per arresto cardiaco a soli 36 anni: nessun eccesso di droga o altre sostanze psicotrope, certificò l’autopsia.  Anche John Travolta nel 2009 dovette dire addio a Jett, che a 16 anni fu portato via da un attacco epilettico. E poi ancora la morte di Connor, figlio di Lory Del Santo e Eric Clapton, a soli 4 anni, quando precipitò da un grattacielo a New York. O la figlia di Jean Louis Trintignant, Marie, che fu massacrata di botte dal compagno. Altrettanto tragica la morte di Brandon Lee, figlio di Bruce, che morì proprio come il padre, colpito da un proiettile di pistola durante le riprese de 'Il corvo'. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)