Più donne e uomini per potenziare il controllo di Vicenza. Questa la richiesta avanzata allo Stato oggi, dal sindaco Giacomo Possamai. Una richiesta che arriva a margine degli arresti della polizia dei due autori della rapina (leggi qui la cronaca) avvenuta giorni fa ai danni di una nota pasticceria del centro storico della città. E che conferma quanto la sicurezza dei cittadini sia avvertita come emergenza, in particolare negli ultimi tempi, con il verificarsi di diversi casi di cronaca.
“Abbiamo bisogno che anche lo Stato centrale e il Governo capiscano l’importanza di sostenere con l’invio di donne e uomini per potenziare il controllo del territorio – ha commentato Possamai -. Un appello che sono sicuro non resterà inascoltato: garantire la sicurezza dei nostri quartieri è tra le richieste prioritarie che il cittadino fa alle istituzioni. Se riusciamo a dare risposte concrete dimostriamo, tutti assieme, che lo Stato c’è ed è impegnato in una lotta continua al degrado e alla delinquenza”.
Il primo cittadino non ha mancato di manifestare apprezzamento per la risoluzione del caso con gli arresti dei due responsabili della rapina: “Complimenti agli agenti della Polizia di Stato per l’importante operazione che ha portato all’arresto di due pluripregiudicati che nella notte tra il 19 e il 20 settembre hanno messo a segno una serie di gravi reati culminati con l’efferata rapina ai danni del titolare della Pasticceria Sorarù.
Un sincero ringraziamento va quindi a tutte le donne e gli uomini della Polizia di Stato e al Questore per questa importante operazione e più in generale a tutti gli agenti che, non solo in questa importante occasione ma quotidianamente, sono impegnati in prima linea per garantire la sicurezza della città e di chi la vive.
Il tema della sicurezza è un capitolo sul quale, per quanto di nostra competenza, l’amministrazione comunale investirà tutte le energie e le risorse possibili e questa importante azione di contrasto all’illegalità dimostra che a Vicenza non abbassiamo la guardia“, ha concluso Possamai.