Sabato 17 luglio comitati e associazioni mobilitati contro l’inquinamento da Pfas organizzano un’assemblea pubblica per esprimere contrarietà alla costruzione di un inceneritore ad Arzignano. “La manifestazione che vuole essere la continuazione di una campagna di mobilitazione popolare pensata e realizzata insieme agli amici di PFAS.land, segue la recente manifestazione ciclistica contro l’inceneritore di Fusina ed è finalizzata: alla lotta contro il tentativo di costruire un inceneritore nel distretto conciario arzignanese; all’avvio dei progetti relativi alla bonifica del Fratta Gorzone; all’attuazione di un piano sanitario regionale di prevenzione e cura per le patologie causate dai PFAS; al monitoraggio degli alimenti potenzialmente contaminati da PFAS;alla costruzione di nuovi acquedotti;all’estensione a tutto il territorio regionale di monitoraggi a campione per verificare l’andamento della contaminazione da perfluorati; e, infine, al libero accesso ai laboratori, con ricetta del medico di famiglia ? dello specialista, per l’esame del sangue per i PFAS a tutti i cittadini del Veneto” spiegano gli organizzatori in una nota.
“Stiamo assistendo, nell’indifferenza generale, all’ecocidio di una vastissima parte della pianura sud orientale del Veneto. A questo si associa la continua avanzata della contaminazione da PFAS, oscurata dalla sindemia ma fortemente presente e causa di un aumento della mortalità per Covid 19 nella Zona Rossa. La manifestazione intende collegare le lotte dell’Ovest Vicentino con quelle dei comitati che operano nei vari territori contro la devastazione operata da una classe politico imprenditoriale – concludono le associaizoni – che non ha fatto propri gli insegnamenti derivati dalla pandemia”.