Arzignano, denunciate 5 persone di origine serba dai Carabinieri di Valdagno: spaccio di cocaina e resistenza a pubblico ufficiale

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donna sequestrata Arzignano

Nel corso della nottata tra il 23 ed il 24 febbraio 2022, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile – Aliquota operativa della Compagnia Carabinieri di Valdagno (qui altre notizie sui carabinieri, ndr)  hanno denunciato in stato di libertà a vario titolo, nel contesto della medesima operazione di servizio ad Arzignano, cinque cittadini di origine serba residenti nella “Città del Grifo”, classi 1983, 1977, 1959, 1997 e 1980.

Attorno alle ore 23.00 la suddetta persona classe ’83 veniva colta dai militari della Aliquota operativa nell’atto di cedere nel centro di Arzignano gr.1,2 di cocaina ad un acquirente, il quale veniva fermato, identificato e segnalato ex art. 75 del DPR 309/90 quale assuntore di stupefacenti.

Nel frangente delle operazioni si constatava la presenza di una seconda persona, classe ’77, la quale, atteso il fare sospetto ed evasivo, veniva controllata dagli stessi operanti. L’uomo veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico posto immediatamente sotto sequestro. I due venivano quindi rispettivamente denunciati in stato di libertà rispettivamente per la violazione del citato DPR e porto di arma/oggetto atto ad offendere.

Attese le risultanze del controllo effettuato e sussistendo il sospetto che presso l’abitazione dei due nella stessa Arzignano potesse essere trovarsi ulteriore sostanza stupefacente, si procedeva a svolgere una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dei due uomini entrambi residenti presso la medesima residenza.

Giunti presso detta abitazione, si constatava la presenza di altre tre persone le quali, unitamente ai due uomini già controllati, in concorso tra loro, ostacolavano le attività di ricerca. La condotta posta in essere dai cinque richiedeva l’intervento di ulteriori tre pattuglie che, prontamente giunte sul posto, permettevano di completare le operazioni di Polizia Giudiziaria senza ulteriori conseguenze.

In base alle condotte poste in essere dagli stessi cinque, i militari operanti deferivano gli stessi cinque per resistenza a Pubblico Ufficiale.

Si precisa che le attività poste in essere dai militari operanti ed i conseguenti deferimenti in stato di libertà sono provvedimenti adottati d’iniziativa da parte degli stessi militari procedenti e che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagini in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna