Arzignano, opposizione contraria a ipotesi Gentilin presidente Arica: “inopportuno ‘senso di famiglia’ di Bevilacqua”

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Nicolò Sterle, consigliere comunale di Forza Italia Arzignano
Nicolò Sterle, consigliere comunale di Forza Italia Arzignano

I consiglieri comunali di opposizione di Arzignano in una nota diffusa dal capogruppo di Forza Italia Nicolò Sterle (in foto) commentano la notizia secondo cui Acque del Chiampo avrebbe recentemente proposto Giorgio Gentilin, ex Sindaco e attuale Consigliere Comunale di Arzignano, quale presidente del consorzio Arica. “La cosa desta in noi doppia attenzione, innanzitutto perchè Gentilin attualmente ricopre ruolo attivo nel Consiglio Comunale, fatto portato giustamente all’attenzione degli enti di controllo competenti, inoltre perchè lo stesso il 19 febbraio del 2020 dichiarava di non avere aspirazioni ad occupare altre “careghe”, ed in particolare quella nel cda di Arica -. Cos’è accaduto in questo anno, cambio di idea? Oppure a questa nomina si deve ricondurre come atto finale tutta la vicenda e la polemica che ha portato al cambio di Cda di Acque del Chiampo, avvenuto proprio nello stesso periodo dell’anno scorso? Tuttavia, questa non sarebbe una novità delle amministrazioni Gentilin/Bevilacqua, già perchè quella di affidare ruoli strategici in cda di Società o enti partecipati a famigliari degli amministratori è una tradizione più che consolidata che parte dalla Presidenza di Acque del Chiampo a Renzo Marcigaglia, padre del Vicesindaco Enrico, passa per la nomina ad Assessore di Giovanni Fracasso, figlio di quell’Antonio già presidente sempre di Acque del Chiampo e arriva alla nomina nel Cda dell’Ipab Scalabrin di Silvia Gentilin, figlia di Giorgio ora candidato alla Presidenza del Suddetto Consorzio”.

“Che dire, in attesa del pronunciamento degli enti interpellati non possiamo constatare come quel fortissimo “senso di famiglia” dell’Amministrazione non sia venuto meno ad Arzignano, ma anzi si sia accresciuto se possibile – concludono i consiglieri -. Quanto ancora il Sindaco Bevilacqua intende avallare questa pratica quantomeno inopportuna?”.