Ascom e albergo cittadino a San Marco, sindaco Possamai: “abbattendo quello di via Giordano cerchiamo spazi aggiuntivi, non lì”

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L'ex studentato a San Marco diventato albergo cittadino
L'ex studentato a San Marco diventato centro di accoglienza

Venerdì 19 luglio anche su ViPiu.it compariva la posizione dubbiosa di Ascom sulla questione della possibile allocazione dell’albergo cittadino in centro storico. Sulla questione si leggeva che la sezione 1 centro storico di Confcommercio sollevava dubbi sul trasferimento dell’albergo cittadino in contra’ San Marco, ritenendo necessario un dibattito che consideri sia le esigenze dell’amministrazione sia le possibili conseguenze. Claudio Perini, vicepresidente, evidenziava, nello stesso articolo, come l’ex studentato in contra’ San Marco, già integrato socialmente nel quartiere, svolga una funzione di assistenza: “Cambiare l’attuale equilibrio potrebbe aggravare le complessità esistenti, come la convivenza con persone in difficoltà. È necessaria una valutazione approfondita della situazione“.

Fin qui il Giornale di Vicenza del 19 luglio. Ieri, alla fine dell’incontro con la stampa sul tema della sicurezza (“Sicurezza a Vicenza, sindaco Possamai, comandante Parolin e ufficiali Polizia locale: 5 gg di attività positiva per risultati e metodo“), il collega de LaPiazzaWeb, Antonio Di Lorenzo, ha chiesto a Possamai: «Hai voglia di rispondere sulle critiche allo spostamento dell’albergo cittadino in centro?»

Il sindaco ha così risposto: «Certo. In realtà non è uno spostamento, c’è stato qualche messaggio da ritarare, secondo me, nel senso che quello che è stato detto in quell’articolo, che ho letto anch’io, è semplicemente che c’è già un albergo cittadino a San Marco, non è che non ci sia. Semplicemente, però, mentre viene abbattuto quello di via Giordano dovremmo trovare un altro spazio o capire con le varie realtà che si occupano dei senza tetto se è possibile che una parte di quelli di via Giordano possano stare provvisoriamente a San Marco, l’ex pensionato studenti che è già diventato un centro di accoglienza. Ma i nuovi possibili accolti non sarebbero aggiuntivi perché a San Marco già oggi la capienza è al massimo. Quindi il tema è semplicemente che è possibile che una quota di quelli che sono a San Marco, dove in realtà ci sono tutte le tipologie di chi ha bisogno di alloggio, incluse le famiglie, vengano redistribuiti cercando appartamenti, spazi e magari con una parte che venga messa lì, ma non in quantità aggiuntiva. Non c’è una novità sostanziale, credo che sia nata da una domanda e da una risposta che non è passata perfettamente, perché ripeto, è la stessa struttura di cui già parliamo e in cui non è che c’è spazio per aggiungere ulteriori persone, ma solo una possibilità di redistribuzione.

La cosa che a me preoccupa davvero, questo sì, è l’abbattimento di Via Giordano perché con l’abbattimento di Via Giordano noi dobbiamo andare a cercare altri spazi che non potranno essere a San Marco perché a San Marco lo spazio non c’è. Questo è il punto, vero“.

Per chi, magari, non conoscesse la situazione Possamai ha riassunto e precisato la complessa questione: “Vicenza ha due strutture di accoglienza. Una è la cosiddetta accoglienza di Via Giordano a San Lazzaro e l’altra è quella di San Marco, che fanno l’attività di accoglienza notturna, di senza tetto, ma non solo. Purtroppo nel momento in cui c’è un’emergenza abitativa, in tutte e due le strutture ci va gente che viene sfrattata, quindi anche famiglie. Chi passa davanti a San Marco, davanti a via Giordano, lo vede. Purtroppo non dovrebbe essere così, ma c’è dentro di tutto. Ci sta il senzatetto insieme alla famiglia con tre figli, che si è ritrovata per strada, e noi abbiamo bisogno di quei posti lì perché l’alternativa è che sia gente per strada o che dorme in macchina, ecco, cioè chi ce l’ha“.

Quindi il tema delicato è San Marco: “se ci sono alcune persone che evidentemente devono essere accolte, può accoglierle ma non aggiungendole, vuol dire spostarne delle altre che oggi sono lì“.