Il Comune di Vicenza è pronto ad appaltare asfaltature per circa 728 mila euro con due progetti: uno già pronto per essere messo a bando e l’altro approvato di recente dalla giunta.
Dal municipio comunicano che i cantieri apriranno solo in primavera e riguarderanno sia strade ad elevata percorrenza, per 400 mila euro, che arterie di quartiere per i restanti 328 mila euro.
Nel primo caso si interverrà su strade caratterizzate da intenso traffico veicolare, che hanno oramai raggiunto il limite di vita utile della pavimentazione e richiedono un risanamento degli strati più profondi.
Si tratta di corso santi Felice e Fortunato, nel tratto davanti al complesso Ulss di San Felice, di viale Battaglione Framarin, nel tratto tra viale Mazzini e via Cengio, di viale d’Alviano, di via Fra Paolo Sarpi e di via Galilei.
Il secondo lotto di asfaltature riguarda strade di quartiere dell’area ovest di Vicenza. Si tratta di un lascito della precedente amministrazione, lasciato temporaneamente in stand by dalla Stazione unica appaltante della Provincia di Vicenza che ha dovuto dare precedenza alle gare finanziate con fondi Pnrr.
Si interverrà in via Brigata Granatieri di Sardegna, nel tratto tra viale del Sole e via Biron di Sotto, via Brigata Regina, via Emanuele Filiberto di Savoia, via Monte Vodice, via Battaglione Aosta, via Battaglione Monte Spluga, via De Amicis e viale del Mercato Nuovo, tra viale Crispi e via Sella.
Lungo queste vie che presentano un fondo stradale molto ammalorato, è previsto un intervento di manutenzione straordinaria della pavimentazione stradale fino a 10 centimetri di profondità.
Come detto, i cantieri per le asfaltature partiranno solo in primavera: “Da aprile a giugno – conferma l’assessore ai Lavori pubblici e alla Mobilità del Comune di Vicenza, Cristiano Spiller – metteremo a posto una quindicina di strade rilevanti della città.
Sarà nostra cura predisporre un piano organico che, opportunamente diluito nei mesi primaverili adatti a questo tipo di interventi, eviti sovrapposizioni e interferisca il meno possibile sulla fluidità del traffico cittadino”.
