Anche nel 2023, Aspiag Service, concessionaria dei marchi Despar, Eurospar ed Interspar per il Triveneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, ha continuato a contrastare lo spreco alimentare, combinando con successo i principi della sostenibilità ambientale con quelli dell’assistenza alle persone in situazioni di difficoltà. L’impegno dell’azienda ha portato, infatti, al recupero di considerevoli quantità di cibo invenduto, che sono state poi distribuite a coloro che ne hanno maggiormente bisogno, attraverso una solida rete di associazioni e organizzazioni benefiche nelle regioni in cui l’azienda opera.
Nello specifico, sono state raccolte 563 tonnellate di prodotti alimentari rimasti invenduti (oppure in eccedenza) nei punti vendita a gestione diretta del Veneto. Questi prodotti sono stati rimessi in circolo, consentendo la preparazione di quasi 1,2 milioni di pasti destinati a coloro che si trovano in situazioni di maggiore necessità. Un’azione resa possibile in Veneto grazie alla collaborazione con Last Minute Market e Banco Alimentare che ha permesso di attivare una rete robusta e sinergica con le organizzazioni di volontariato della regione.
L’iniziativa attivata in Veneto è parte di un progetto che l’azienda porta avanti in tutti i territori in cui è presente e che ha consentito di raggiungere traguardi importanti: nel solo 2023 nelle cinque regioni in cui è operativa, Aspiag Service Despar ha recuperato alimenti appartenenti a diverse tipologie di prodotti per un totale di 1.460 tonnellate che hanno permesso di realizzare oltre 3milioni di pasti destinati alle persone più bisognose. L’iniziativa ha coinvolto tutti i punti vendita diretti del marchio dell’Abete in Veneto, Emilia
Romagna, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige, attraverso l’abbinamento dei negozi con almeno un’associazione di riferimento che, con cadenza regolare, ha raccolto e redistribuito i prodotti ancora commestibili ma non più idonei alla commercializzazione.
Il progetto promosso da Despar non solo contribuisce a creare un circolo virtuoso con impatti positivi dal punto di vista sociale, ma genera anche un forte impatto in termini di sostenibilità e riduzione degli sprechi. In Veneto, la quantità complessiva di merce recuperata ha prodotto una diminuzione dei rifiuti aziendali pari a 541 tonnellate, equivalenti a oltre 1.200 cassonetti. Inoltre, l’iniziativa ha evitato lo spreco di quasi 2 milioni di tonnellate di emissioni di CO2 e oltre 1 milione di metri cubi di acqua, equivalente di circa 360 piscine olimpiche, utilizzata per la produzione degli alimenti riportati in circolo.
“Il nostro impegno contro lo spreco alimentare in Veneto continua a segnare progressi significativi – afferma Giovanni Taliana, Direttore Regionale Aspiag Service Despar per il Veneto – La sinergia con Last Minute Market, Banco Alimentare e le associazioni di volontariato non si limita soltanto a contribuire significativamente alla riduzione degli sprechi alimentari, ma sta anche tessendo legami sempre più solidi con le comunità in cui operiamo. I dati accurati relativi al recupero dei prodotti in eccedenza non solo hanno consentito di offrire un aiuto concreto alle persone più bisognose, ma hanno altresì prodotto un impatto sostanziale sulla sostenibilità ambientale. Infatti, rispetto all’anno precedente, il 2022, siamo lieti di evidenziare un ulteriore calo delle emissioni di CO2, dimostrando chiaramente il nostro impegno tangibile per uno sviluppo più responsabile del nostro territorio. Questo costante impegno riflette la nostra determinazione a essere non solo un motore economico, ma anche un attore attivo nel promuovere pratiche sostenibili e solidali nel tessuto delle comunità che abbracciamo con orgoglio.”