Ho scorso le prime pagine degli organi di informazione nazionali on-line: ansa, repubblica, corriere dell sera, la stampa, il fatto quotidiano, il messaggero, il giornale, libero, il mattino di napoli, il tempo, il foglio.
Cercavo qualcosa su Julian Assange. Una notizia, qualche informazione, anche solo un avviso, visto che ieri è iniziato il processo per la sua estradizione.
Ebbene ho trovato solo qualcosa su corriere.it (sulla sezione “blog e rubriche”) e su ilfattoquotidiano.it…. gli altri, niente.
Ma si sa, Assange è un pericolo per la sedicente “più grande democrazia del mondo”, gli Stati Uniti.
Un pericolo perché ha diffuso notizie vere che dimostravano crimini di guerra perpetuati dagli USA e alleati del mondo occidentale.
Lo ha fatto in spregio di quella “grande democrazia” (evidentemente “di parte”) che non può essere mai mettere in dubbio.
Le “dittature” per questi nostri organi di informazione sono altre. C’è il Venezuela di Chavez e Maduro per esempio … una “tirannia” che, però, lascia in libertà quel Guaidò autoproclamatosi presidente con l’appoggio, guarda caso, delle stesse “democrazie” che perseguitano Assange o che si girano indifferenti da un’altra parte quando lo sentono anche solo nominare.
Ormai è palese: Assange deve sparire, non può esistere. Il suo cervello deve essere spento. Non ha ucciso nessuno, è vero, ed è altrettanto vero che le informazioni che ha diffuso non sono false. Sono soltanto “scomode” al potere imperiale di USA & Co. E proprio perché mettono in cattiva luce il potere imperiale.non possono essere rese pubbliche ai cittadini. Questi non devono pensare e soprattutto non possono sapere. devono restare nell’ignoranza e credere di vivere nel migliore dei sistemi possibili. Quello che sarebbe corretto chiamare “realismo capitalista”.
E se provassimo almeno a protestare? A pretendere che Assange sia un uomo libero? Non sarebbe più dignitoso che chinare la testa e vivere a occhi chiusi?