«Abbiamo voluto istituire un riconoscimento, i premi “Città di Vicenza“, che, dopo tanti anni, tornasse a premiare annualmente persone e realtà della nostra città che si sono distinte nei campi più diversi» ha dichiarato il sindaco Giacomo Possamai. «L’identità di una comunità si costruisce a partire dalle persone che la compongono, ed è giusto riconoscere e valorizzare l’impegno e il talento di chi contribuisce ad accrescerne il senso di appartenenza».
Con queste parole, il sindaco ha dato il via alla prima edizione dei Premi “Città di Vicenza”, che si è tenuta oggi, domenica 8 settembre, nel prestigioso Teatro Olimpico. La cerimonia, che d’ora in avanti si svolgerà ogni anno in occasione della festa patronale, è stata pensata per premiare i cittadini e le realtà che si sono distinte per il loro impegno e contributo alla città di Vicenza.
Il valore della comunità e delle persone
Nel suo discorso introduttivo, il sindaco Possamai ha sottolineato l’importanza di costruire il senso di appartenenza a una comunità attorno a due pilastri fondamentali: i valori e le persone. «I valori restano parole vuote se non c’è qualcuno che li incarni e li rappresenti con il proprio esempio» ha affermato, ricordando che i premi sono un’occasione per celebrare pubblicamente chi ha dato un contributo significativo alla crescita e allo sviluppo della città. «L’orgoglio di appartenere a una comunità brillante, vivace e generosa – ha aggiunto – è rappresentato dalle persone che oggi celebriamo con questi premi».
I premiati
In questa prima edizione del premio, dieci cittadini, un’associazione e una cooperativa hanno ricevuto il Premio Città di Vicenza, riconoscimento conferito con una medaglia di cittadino benemerito o una targa di riconoscenza, in base alla categoria.
Medaglie di cittadini benemeriti
– Argia Laurini, una delle più grandi attrici del Novecento vicentino, fondatrice della compagnia teatrale “La Piccionaia – I Carrara”, che ha dato grande impulso alla crescita culturale del teatro a Vicenza.
– Lino Dainese, imprenditore innovativo e inventore dell’airbag per motociclisti, applicato oggi anche in altri settori come la sicurezza sanitaria e sportiva.
– Don Lino Genero, parroco e fondatore del gruppo “Giovani in cammino”, promotore dell’educazione dei giovani e ideatore dei primi campi scuola in provincia di Vicenza.
– Cleto Munari, celebre designer vicentino, le cui opere sono esposte in oltre 110 musei internazionali. Ha lavorato con maestri del calibro di Carlo Scarpa, Giò Ponti e Andy Warhol.
Targhe d’argento di riconoscenza
– Premio alla memoria a Mario Calderale, figura storica del cinema a Vicenza, fondatore della rivista “Segnocinema” e protagonista della cultura cinematografica cittadina.
– Premio per la cultura a Fernando Rigon Forte, storico dell’arte ed ex direttore dei musei civici di Vicenza, riconosciuto per il suo contributo alla valorizzazione del patrimonio artistico vicentino.
– Premio per le donne a Presenza Donna, associazione delle suore Orsoline che valorizza il contributo femminile nella vita ecclesiale e civile.
– Premio per l’innovazione a Susanna Martucci, imprenditrice all’avanguardia nell’economia circolare, famosa per il progetto “Perpetua”, la matita ecologica creata con scarti di grafite.
– Premio per la sostenibilità alla Cooperativa Insieme, attiva nel riuso e nel riciclo, impegnata nell’inclusione lavorativa e sociale.
– Premio per l’arte a Ivan Bigarella, uno dei più importanti illustratori della Disney, con una lunga carriera nel mondo del fumetto e della letteratura per ragazzi.
– Premio per la creatività a Matteo Cibic, designer e artista di fama internazionale, celebre per le sue opere dalle forme innovative e spesso ironiche.
– Premio per lo sport a Federica Del Buono, campionessa di atletica e simbolo di resilienza, capace di tornare al successo dopo una lunga serie di infortuni.
Un evento di alto livello culturale
La cerimonia, moderata dal giornalista Antonio Di Lorenzo, è stata accompagnata dalle esibizioni del Quartetto d’archi dell’Associazione Musicale Archicembalo Ensemble e dal soprano Vittoria Bettanin. La serata si è aperta con l’Inno d’Italia ed è proseguita con musiche di Mozart, Vivaldi, Puccini e Morricone, offrendo un’atmosfera solenne e raffinata, degna della storica cornice del Teatro Olimpico.