Benché commercio e turismo-ristorazione siano ancora “in salute” nei primi 9 mesi dell’anno, il quadro per il futuro prossimo è in peggioramento. Le sfide future per Confcommercio Vicenza: passaggio generazionale, intelligenza artificiale, sostenibilità
La sede di via Faccio di Confcommercio Vicenza ha ospitato ieri l’assemblea annuale dell’associazione. Il presidente dell’associazione Nicola Piccolo nella sua relazione ha tracciato un quadro abbastanza cupo riguardo la situazione del Terziario vicentino, che sta rallentando anche nei settori che fino a qualche mese fa erano in crescita: “Servono misure – ha detto – che diano una scossa ai consumi”. Il presidente è partito dai dati congiunturali dell’Osservatorio di Confcommercio Vicenza, per mettere in evidenza le difficoltà che l’economia sta vivendo “in un sistema Paese che non riesce a superare alcuni mali: la tassazione troppo elevata sulle persone e sulle imprese, l’eccesso di norme e burocrazia, la crescita debole”. E anche se va riconosciuto che “con la Finanziaria in discussione si cerca, giustamente, di sostenere l’occupazione e le famiglie, tenendo anche sotto controllo i conti pubblici”, tutto questo non basta per far ripartire i consumi, frenati, secondo il presidente di Confcommercio Vicenza, “dall’incertezza che stiamo vivendo”.
Per quanto riguarda il Terziario di mercato vicentino, l’ultima indagine, riferita ai primi 9 mesi del 2024, dà notizie positive ma anche segnali di preoccupazione: l’85% delle imprese che hanno risposto al questionario associativo giudica il proprio stato di salute tra il discreto (la maggior parte) e il buono-ottimo, ma sono comunque in molti a segnalare un trend in peggioramento rispetto allo stesso periodo del 2023 (il 54% delle attività di dettaglio prodotti per la persona e il 39% del commercio all’ingrosso). Anche l’andamento del fatturato è in calo: rispetto a gennaio-settembre del 2023, segnalano un calo del giro d’affari il 56% delle attività del dettaglio prodotti per la persona e il 55% dell’ingrosso. Anche un terzo delle attività che operano nel turismo-ristorazione (che comprende strutture ricettive, bar, ristoranti, pizzerie), ha notato una diminuzione e questo è un segnale da tenere in considerazione se si pensa al buon andamento del settore nei mesi passati. L’auspicio è, chiaramente, che alcune “nuvole” vengano spazzate via dal periodo natalizio, che rappresenta comunque un momento importante per negozi e pubblici esercizi.
Un quadro complesso di fronte al quale il presidente di Confcommercio Vicenza ha voluto evidenziare alcune sfide per il futuro delle imprese del commercio, turismo e servizi, tra cui il passaggio generazionale: “trovare giovani che lavorino nelle aziende del Terziario e ai quali passare anche il testimone delle nostra attività è una priorità” ha sottolineato Nicola Piccolo, ricordando i dati preoccupanti dell’attuale “glaciazione demografica”. L’invito è stato dunque quello di prepararsi per tempo, avviando un essenziale dialogo tra generazioni, anche attraverso un programma specifico di formazione e consulenze messo in campo dall’Associazione proprio in questi giorni con il progetto “E.R.P.”.
E poi c’è la sfida dell’Intelligenza Artificiale, che le grandi aziende stanno già usando con continuità: “Ma non si tratta di competere con loro – ha osservato il presidente Piccolo, ricordando l’iniziativa AI Impact attuata nei mesi scorsi -, bisogna conoscerne gli strumenti e applicarli laddove possibile anche nelle nostre piccole e medie imprese, aumentando anche le competenze digitali e l’attenzione alla sicurezza informatica; tutti aspetti al centro dei programmi formativi della scuola d’impresa di Confcommercio Vicenza”.
Altro tema importante è la sostenibilità, perché anche le imprese del Terziario saranno chiamate a monitorare il proprio impegno sui temi ESG, in particolare se inserite nella filiera di aziende sottoposte agli obblighi di rendicontazione e per accedere al credito: “La maggior parte delle nostre aziende – ha sottolineato il presidente Piccolo – già oggi mettono in campo azioni di sostenibilità: si tratta di rilevarle ed evidenziarle, anche attraverso strumenti che l’associazione già oggi mette a disposizione, come il questionario Imprendigreen”.
Lo sguardo si è poi spostato al territorio, dove il presidente di Confcommercio Vicenza ha voluto richiamare le tre direttrici dell’azione associativa: l’attenzione all’urbanistica, perché “una buona e lungimirante pianificazione del territorio può fare la differenza nel tutelare e rilanciare il commercio di vicinato”. Poi il turismo, dove il presidente ha sottolineato l’importanza di arrivare a costituire una Fondazione provinciale che si occupi di promozione del territorio. Infine la sicurezza, sulla quale Piccolo ha ricordato che, secondo una recente rilevazione di Confcommercio Vicenza, il 44% delle imprese associate percepisce nella propria zona una crescente sensazione di insicurezza. “Noi ci siamo attivati attraverso un bando camerale per implementare l’installazione di sistemi di videosorveglianza e abbiamo siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura per il collegamento con le centrali operative delle Forze dell’Ordine. Ma – ha concluso il presidente Nicola Piccolo – nonostante siano stati annunciati nuovi arrivi nella Questura di Vicenza, la politica deve fare di più per aumentare la dotazione di uomini sul territorio e per dare ai Comuni risorse sufficienti ad agire con efficacia sul fronte della lotta al degrado urbano, diventata oramai un’emergenza”.