Al teatro San Marco in contrà San Francesco a Vicenza venerdì 30 giugno si è tenuta l’assemblea della Cgil da titolo “Carovita, salari, pensioni”, con la relazione statistica sull’argomento del ricercatore Matteo Gaddi della Fondazione Sabattini. Presenti ai lavori sul palco anche la Segretaria regionale della Cgil Silvana Fanelli e Giulia Miglioranza della Segreteria Cgil di Vicenza. Sono seguiti poi gli interventi dei delegati in platea, ma in apertura c’è stato soprattutto il breve discorso del Segretario generale della Cgil vicentina, Giampaolo Zanni che ha affrontato diversi temi nodali in questo periodo storico, mettendo l’accento sulle “scelte sbagliate di questo governo”.
“Siamo in lotta per un diverso modello di sviluppo – afferma Zanni – dopo i diversi giudizi sugli incontri col governo in tavoli vuoti per contenuti ed impegni, con la Cisl non sappiamo se le nostre strade staranno ancora insieme”.
Al centro ci soni i grandi temi del congresso Cgil che ha impegnato tutta l’organizzazione sindacale nelle due manifestazioni su sanità e sulla difesa Costituzione per quanto riguarda le proposte di legge su autonomia e presidenzialismo. Zanni ha ricordato poi le iniziative categoriali su caro vita e rinnovi contrattuali dove c’è stata “una vera grande ingiustizia, il governo si è voltato dall’altra parte”. Questa è la vera emergenza secondo il principale sindacato e “si potrebbe arrivare allo sciopero generale se il governo dovesse ignorare le nostre richieste”.
Caro vita e manifestazioni
“Il caro vita e l’inflazione – spiega Zanni – da oltre un anno si stanno letteralmente mangiando la capacità d’acquisto dei salari, degli stipendi e delle pensioni, cioè dei redditi delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti e delle pensionate e dei pensionati del nostro Paese. Si tratta di una vera e grande ingiustizia, che aumenta la già troppo ampia disuguaglianza nella distribuzione dei redditi e delle ricchezze esistente in Italia e che colpisce quella parte di contribuenti che versano oltre il 90% delle entrate fiscali dello Stato italiano”.
Dopo la manifestazione nazionale a Roma del 24 giugno in difesa del diritto alla salute delle persone e nei luoghi di lavoro e per la difesa e il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, il prossimo 30 settembre ce ne sarà un’altra sempre nella Capitale per il lavoro, contro la precarietà e per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.