Alta tensione tra la giunta comunale e alcuni sindacati dei dipendenti comunali di Vicenza. Nei giorni scorsi c’è stata la denuncia di CUB, CSA e UGL sulla questione degli stipendi che “sta destando rabbia e insoddisfazione all’interno del Comune di Vicenza“, avevano fatto sapere i sindacalisti in una nota congiunta.
Qualche giorno prima era stata Maria Teresa Turetta, segretaria CUB cittadina, a spiegare nel dettaglio che: “La Giunta del sindaco Possamai, il 30 novembre scorso, ha bloccato le trattative in corso per il rinnovo del contratto integrativo triennale dei dipendenti comunali, comunicando ai rappresentanti sindacali la volontà di aumentare di 240 mila euro gli stipendi dei capi ufficio e dei quadri”.
Mercoledì 13 dicembre tutto il personale comunale del Comune di Vicenza è stato convocato in una assemblea generale per discutere della situazione. Nel frattempo sulla vicenda interviene anche l’ex sindaco Francesco Rucco:
“Stiamo osservando in queste ore le crescenti tensioni nel Comune di Vicenza dopo le annunciate novità proposte dalla Giunta Possamai e dell’assessore al Personale Tosetto in materia di personale e organizzazione dei servizi essenziali, in particolare per il fondo di produttività – esordisce Rucco – Mai avevamo visto in tanti anni di esperienza amministrativa maturati sia al governo della città che in opposizione un atteggiamento così vessatorio ed arrogante nei confronti dei dipendenti comunali, primi a svolgere servizi essenziali per i nostri concittadini”.
“Avevamo chiesto anche noi sforzi in passato per dare risposte alla Città – continua – ma sempre attenti a non ledere diritti soggettivi e soprattutto la parte economica in un momento storico complicato per le famiglie ed i lavoratori che di sicuro non godono di retribuzioni adeguate al lavoro che svolgono”.
“Un auspicio che l’assemblea del 13 dicembre porti risposte rasserenanti per i nostri dipendenti e si torni a lavorare per il bene di Vicenza costruendo ogni passo con il diaologo costruttivo. In mancanza non resterà che attivare ogni strumento utile di protesta in capo alle opposizioni“, conclude l’ex primo cittadino.