L’assessore Caner sta con gli agricoltori al Brennero: “Stop a importazioni selvagge. Più tutela per le materie prime italiane e venete”

430
L'assessore Caner sostiene le proteste degli agricoltori al Brennero
L'assessore Caner sostiene le proteste degli agricoltori al Brennero

L’assessore veneto all’Agricoltura Federico Caner sostiene la protesta organizzata da Coldiretti al Brennero per fermare l’entrata irregolare di prodotti non sicuri. “Pieno appoggio agli agricoltori italiani e veneti che in queste ore stanno presidiando la frontiera con l’Austria per difendere il made in Italy. Da sempre il Brennero e i porti sono le porte d’ingresso per numerose importazioni, e i nostri imprenditori agricoli dimostrano nuovamente di essere le sentinelle sul territorio di un sistema che innesca la produzione di falsi prodotti che non rispettano le normative italiane ed europee. Sono al fianco del mondo agricolo, tant’è che la Regione si è sempre impegnata per tutelare le eccellenze agroalimentari locali venete, simbolo di una terra, di una tradizione e del rispetto delle regole”.

Alla frontiera sono stati già fermati un carico di cosce di maiale dalla Danimarca con destinazione Isola della Scala, nel veronese. Fermati anche un carico di avocado importati dal Sudafrica proveniente dalla Moldavia e 25 mila litri di latte tedesco diretto a Borso del Grappa a Treviso, formaggio già marchiato con un nome italiano e diretto al Veneto. E ancora otto tonnellate di carne di maiale e lardo dalla Germania, quintali di uova dalla Polonia, fiori dall’Olanda verso Verona, pane e prodotti dolciari dall’Austria diretti alla volta di Catania. “Non è una presa di posizione contro la libera concorrenza, ma semmai l’ennesimo tentativo di fermare l’invasione di cibo straniero spacciato per italiano e a volte non conforme – conclude Caner -. C’è bisogno di maggiore trasparenza sulle etichette, e non mi riferisco a limitazioni come quelle del Nutri-Score, affinché i consumatori possano decidere liberamente cosa acquistare e portare in tavola. All’etichetta a semaforo e ad altre inutili classificazioni il Veneto risponde continuando a produrre alimenti di serie A, che si distinguono per il valore delle materie prime utilizzate e trasformate”.