Codici: parte civile al processo nei confronti di Giovanni Luppino, l’autista di Matteo Messina Denaro

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Giovanni Luppino al momento dell'arresto e il boss Matteo Messina Denaro (fonte Fanpage.it)
Giovanni Luppino al momento dell'arresto e il boss Matteo Messina Denaro (fonte Fanpage.it)

Codici riceve un nuovo riconoscimento significativo per il suo impegno nella lotta contro le mafie e a favore della legalità. L’associazione è stata ammessa in qualità di parte civile nel processo contro Giovanni Luppino, l’autista di Matteo Messina Denaro.

Giovanni Crimi, avvocato rappresentante di Codici, sottolinea l’impegno a lungo termine dell’associazione nella tutela della legalità. Dopo essere stata ammessa come parte civile nel processo contro Matteo Messina Denaro, Codici ottiene un altro importante riconoscimento con l’ammissione nel processo contro l’autista del capomafia Giovanni Luppino. Crimi commenta che questi pronunciamenti non solo confermano il ruolo cruciale di Codici, ma rappresentano anche un incoraggiamento a continuare su questa difficile strada.

Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, sottolinea la prontezza dell’associazione nel difendere la legalità e afferma che questa vicenda è un ulteriore esempio del loro impegno. Aggiunge che è un dovere combattere le mafie e proteggere i cittadini.


Dopo il suo arresto, Giovanni Luppino aveva inizialmente dichiarato ai pubblici ministeri di conoscere appena Matteo Messina Denaro. Tuttavia, le indagini hanno smontato la sua difesa. L’imprenditore di Campobello di Mazara, che il 16 gennaio scorso aveva accompagnato il boss di Castelvetrano per una seduta di chemioterapia alla clinica La Maddalena, è stato arrestato insieme a lui.

Luppino aveva raccontato che Andrea Bonafede lo aveva presentato a Messina Denaro con un nome falso e che il 16 gennaio, all’alba, il boss gli aveva chiesto un passaggio a Palermo. Tuttavia, secondo gli accertamenti dei carabinieri del Ros, la realtà è diversa: prima del suo arresto, Luppino avrebbe cercato denaro da alcuni imprenditori, sostenendo di essere un emissario del padrino di Castelvetrano e che i soldi erano destinati a Messina Denaro. Questa circostanza è stata confermata dai testimoni a cui Luppino aveva richiesto le somme. I testimoni, tuttavia, hanno rifiutato di consegnare i soldi, destinati all’ex latitante deceduto il 25 settembre scorso all’Aquila, dove era detenuto.

Gli esiti delle indagini sono stati depositati nel procedimento a carico di Luppino, ora imputato di associazione mafiosa dopo la prima accusa di favoreggiamento aggravato. I legali hanno richiesto un termine per esaminare la nuova documentazione, e l’udienza preliminare davanti al giudice per le indagini preliminari è stata rinviata al 24 novembre.

Dall’analisi delle celle telefoniche di Luppino emerge che avrebbe accompagnato il capomafia in clinica per ben 50 volte in due anni, mentre egli aveva dichiarato ai pubblici ministeri di avere solo una frequentazione occasionale con Messina Denaro. In più occasioni, i due avrebbero trascorso la notte a Palermo prima delle sedute di chemioterapia.

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Fonte: Codici: parte civile al processo nei confronti dell’autista di Messina Denaro , Codici.org

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