Altri 300 mila euro sono stati stanziati dalla Regione Veneto per le associazioni e i comitati che stanno affiancando con interventi di assistenza legale e giudiziale i cittadini veneti danneggiati dalle banche (n.b. per legge è proibito ogni costo legale per supportare chi presenta le domande per cui l’intento encomiabile in sé pone qualche domanda… elettorale?, ndr).
La Giunta regionale del Veneto ha deliberato l’ulteriore finanziamento che porta così, grazie all’assestamento del bilancio regionale 2019, a un milione e 100 mila euro il fondo messo a disposizione dei soggetti individuati lo scorso anno per dare rappresentanza e sostenere quanti avevano sottoscritto azioni ed obbligazioni della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca e che si sono visti vanificare i propri risparmi.
«La Regione Veneto è stata di parola e garantisce a comitati ed associazioni la possibilità di esigere risarcimenti per migliaia di piccoli risparmiatori danneggiati dalla grave crisi delle due popolari venete di Vicenza e Montebelluna», sottolinea l’assessore Manuela Lanzarin, che mette in luce «la continuità dell’impegno di solidarietà preso con le vittime delle banche» .
I 300 mila euro vanno ad integrare analoga somma stanziata a fine 2018 e ad aggiungersi ai 500 mila euro messi in campo con il bilancio 2017 per il fondo di solidarietà per le vittime dei crac bancari.
«Nei limiti delle possibilità di intervento di una Regione a statuto ordinario – fa presente Lanzarin – abbiamo attivato un intervento, subito operativo, di assistenza legale indiretta, per sostenere le richieste risarcitorie dei piccoli risparmiatori. E continuiamo a dare continuità a questa forma di sostegno, in modo di consentire ai risparmiatori più fragili e più in difficoltà, di vedersi assistiti in modo competente e professionale per poter recuperare il più possibile quanto avevano investito per il proprio futuro».