AstraZeneca, Ema: “legame vaccino-trombosi c’è, ma è molto raro. Benefici superano rischi”

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“Il legame con trombosi c’è, ma è molto raro e i benefici superano i rischi”. Con queste parole l’agenzia europea per il farmaco ha di nuovo dato il via libera ad AstraZeneca come vaccino anti-Covid, nel giorno in cui il Regno Unito raccomanda di non usarlo sugli Under 30. “Le rare trombosi dovrebbero essere elencate come effetti collaterali molto rari del vaccino Vaxzevria di AstraZeneca” ha stabilito il comitato per la sicurezza dell’Ema (Prac). “Nel giungere alla sua conclusione – si legge nella nota – il comitato ha preso in considerazione tutte le prove attualmente disponibili, compreso il parere di un gruppo di esperti”. L’Ema ricorda agli operatori sanitari e alle persone “che ricevono il vaccino che devono essere consapevoli della possibilità che si verifichino, entro due settimane dalla vaccinazione, eventi rari trombotici associati a bassi livelli di piastrine nel sangue – prosegue la nota – Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne con un’età inferiore a 60 anni ed entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati. Le persone che hanno ricevuto il vaccino devono chiedere immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi”. Nella lotta al Covid però l’efficacia di AstraZeneca non è messa in dubbio: “il bilancio rischi/benefici rimane positivo, i benefici del vaccino continuano a superare i rischi per le persone che lo ricevono. Il vaccino è efficace nella prevenzione del Covid-19 e nella riduzione dei ricoveri e dei decessi”.