Athesis, la società editoriale di proprietà di Confindustrie Vicenza e Verona che controlla Il Giornale di Vicenza, l’Arena, BresciaOggi e TeleArena ha i conti in rosso. Lo spiega dettagliatamente Filiberto Zovico, direttore di VeneziePost, sempre ben informato sui temi economici del Triveneto.
“Nonostante il bilancio consolidato del 2019 appena pubblicato parli di un utile di 3 milioni – argomenta Zovico – mentre l’ordinario evidenzia un risultato positivo di 300 mila euro, leggendo le note, a pag. 46, si intuisce che l’utile deriva da plusvalenze legate probabilmente all’immobile di Bassona dove aveva sede TeleArena. Ci sono poi altri due fattori ad indicare una situazione tutt’altro che rosea: la proposta emersa in cda di portare l’utile a riserva, mentre lo scorso anno furono distribuiti 500 mila euro; e il rincorrersi di voci sulla possibilità che l’attuale amministratore delegato possa assumere anche il ruolo di direttore de l’Arena, rivestendo così un doppio ruolo come quello che aveva a Parma (realtà da cui proviene) anche allo scopo di contenere i costi del personale – lievitati tra il 2018 e il 2019 di ben 2,5 milioni.
“Se i conti del 2019 sono questi – aggiunge il direttore di VeneziePost – quelli del 2020 porteranno quasi certamente a perdite consistenti. Se stimiamo in un 30% la riduzione dei ricavi pubblicitari, giudicata dagli addetti al settore un dato perfino ottimistico, sui 12 milioni di raccolta se ne perderebbero 4; mentre, stimando in un 10% il calo delle vendite (nelle rilevazioni Ads il dato sarebbe superiore), mancherebbero all’appello ancora circa 1 milione di euro. Ci sarà evidentemente anche una sostanziosa riduzione di costi ma la sostanza è che, al netto di operazioni straordinarie, il 2020 vedrà un bilancio in rosso”.
Oltre alla perdita di copie vendute, la crisi è dovuta anche alle mancate entrate garantite dagli storici “polmoni economici” del territorio, come Cattolica Assicurazioni confluita in Generali e le defunte Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.
La riduzione dei costi all’orizzonte potrebbe colpire il lavoro delle redazioni giornalistiche. Già nei giorni scorsi i giornalisti de l’Arena di Verona hanno alzato la voce contro la “prova muscolare” della proprietà Athesis sulla la disdetta unilaterale dell’integrativo.