Attacchi di panico: sconfiggerli con la psicoterapia. Veneto è regione con più accessi al pronto soccorso in codice bianco, il 50% per psico-patologie

186
Attacchi di panico
Attacchi di panico

ll Veneto è la regione italiana con più accessi al pronto soccorso in codice bianco, così come la nostra città: Vicenza. È interessante notare come di questi accessi, il più della metà, il 55% sono con codice bianco, con accessi per patologie psichiatriche/psicologiche, tra cui ansia grave, attacchi di panico, ipocondria.

Come conferma l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la depressione è una delle patologie più diffuse in Italia, insieme all’ansia cronica grave. Gli accessi al pronto soccorso sono soprattutto per attacchi di panico, per questo può essere utile fare un po’ di chiarezza sui sintomi e sulla cura.

Quando l’ansia è molto grave, può andare in escalation fino all’attacco di panico, con la sensazione di una perdita di controllo su di sé, al punto da pensare di stare per morire o per impazzire. Sono accompagnati da sensazioni fisiche come palpitazioni, sudorazione improvvisa, tremore, sensazione di soffocamento, dolore al petto, nausea, vertigini, brividi o vampate di calore. Chi vive l’attacco di panico, lo descrive come un’esperienza terribile, spesso improvvisa ed inaspettata, una sorta di scarica elettrica che dura pochissimi minuti, addirittura pochi secondi. Anche per chi si trova accanto alla persona che sta avendo l’attacco di panico, questa esperienza può essere fonte di ansia e preoccupazione.

Per questa ragione ho pensato di condividere quattro piccoli suggerimenti per aiutare qualcuno che sta avendo un attacco di panico. Gli attacchi di panico sono uno dei disturbi più diffusi al mondo, ma anche tra i più facilmente curabili anche in poche sedute. Sfortunatamente, molti non lo sanno.

Esistono farmaci che sedano l’ansia, ma, essendo questa una reazione psicofisiologica innescata dalla paura, come dice il famoso neuroscienziato Antonio Damasio: “sedare l’ansia con i farmaci per sconfiggere gli attacchi di panico è come ingessare qualcuno e sottoporlo a stimoli minacciosi; non potrà fuggire, ma proverà paura”.

Spesso la persona che soffre di attacchi panico tende ad evitare le situazioni d’ansia, parlare del problema, delegare ad altri compiti, ascoltarsi fino a controllare le proprie sensazioni fisiche o a prendere precauzioni (tiene nella borsa la bottiglia d’acqua o il farmaco in caso di necessità). Tutto ciò che una persona fa nel tentativo di risolvere il problema che spesso costruisce il problema stesso e lo fa peggiorare. Per uscire dal problema è necessario quindi rompere questo circolo vizioso di queste “tentate soluzioni”, sostituendo i comportamenti disfunzionali con comportamenti più funzionali e costruire una nuova modalità di percepire la realtà e di reagire ad essa.