Attacchi hacker in Veneto: Bet (Lega) chiede intervento statale

Il Veneto vittima di attacchi hacker sempre più frequenti, con obiettivo di realtà produttive e istituzioni. Bet chiede un'azione statale decisa per fermare la "guerra via web"

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Roberto Bet su attacchi hacker

Negli ultimi giorni, gli attacchi hacker hanno colpito diverse realtà produttive ed istituzionali.  Tra cui la Alf DaFrè di Gaiarine, la Fashion Box di Casella d’Asolo e l’Autorità Portuale di Venezia. Questi episodi fanno parte di una crescente ondata di cyberattacchi che colpisce non solo il settore privato ma anche enti pubblici e governativi a livello nazionale. Il consigliere regionale Roberto Bet lancia un forte allarme, definendo questi attacchi come una vera e propria guerra via web.

La Regione Veneto pronta ad affrontare gli attacchi hacker

La Regione Veneto ha intrapreso misure concrete per migliorare la sicurezza informatica, con un focus su sensibilizzazione, formazione delle pubbliche amministrazioni e sostegni economici alle imprese. Ad esempio, sono stati previsti 14 milioni di euro dal PR Veneto FESR 2021-2027, con 6 milioni destinati alle imprese delle Aree interne.

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Roberto Bet, consigiere regionale del Veneto

Tuttavia, Bet sottolinea che le azioni a livello regionale non sono sufficienti e chiede un intervento deciso da parte del governo statale per proteggere il Veneto e l’Italia da questi attacchi sempre più frequenti.

Le implicazioni degli attacchi hacker: dalla rete alle imprese

Bet pone in evidenza i rischi concreti legati alla vulnerabilità digitale, con particolare riferimento alla sicurezza dei database sensibili, come quelli sanitari. In caso di blocco o manipolazione di queste informazioni, le conseguenze per la popolazione potrebbero essere devastanti. Il Veneto, regione caratterizzata da un gran numero di piccole e medie imprese, non ha sempre le risorse necessarie per difendersi da questi attacchi, rendendo fondamentale un supporto statale coordinato per fermare questa guerra digitale.